Ristori delle Feste potrebbero arrivare aiuti per tutte le aziende che hanno subito delle perdere a causa delle restrizioni di Natale.
Finite le feste di Natale si torna alla realtà e alla conta dei danni dovuti alle restrizioni imposte durante le festività. A causa anche dei continui aumenti dei contagi da Covid-19, sembra che molti italiani abbiano preferito rimane a casa. Così il Governo è a lavoro per l’erogazione di ristori ai settori dell’economia che più di tutti hanno risentito di queste disdette, anche di prenotazione effettuate da mesi.
I maggiori destinatari dei ristori dovrebbero essere le agenzie di viaggio e i tour operator. Ma seguono a ruota anche i ristoratori, catering, hotel, wedding planner, moda e specialisti nella creazione di eventi. Uno scostamento di bilancio che potrebbe arrivare fino a 20 miliardi di euro, circa 1% del PIL.
Durante le feste molti italiani hanno sempre approfittato delle feste per visitare le città d’arte o fare dei giri fuori porta. Quest’anno complice il buon tempo, ma in realtà le città hanno fatto registrare crisi di turismo, per il secondo anno consecutivo. Anni neri, il 2020 e 2021 per il settore turistico. Basti pensare che nella città eterna la capitale Roma, sono ben 350 gli hotel chiusi. Difficoltà che si ribaltano inevitabilmente anche sulle agenzie viaggio e tour operator e suoi lavoratori anche stagionali.
Anche il settore legato al catering fa registrare perdite sostanziali per gli operatori. Secondo la FIPE, nel mese di dicembre sono stati persi circa 300 milioni di euro, tra Natale e Capodanno. Tuttavia oltre che ristori potrebbe essere erogati contributi a fondo perduto e cassa covid per 13 settimane. E neanche a dirlo a rischio ci sono molti posti di lavoro.
In questi giorni il Governo sta lavorando ad altri tempi di interesse collettivo. Uno tra tutti è il dossier energia, che fa riferimento all’uso e alla gestione anche di fonti alternative e gli aiuti alle implementazioni. Ed ancora sul tavolo delle trattative anche le moratorie bancarie, rifinanziamento della quarantena equiparata alla malattia e fondi per i comuni in difficoltà.
Si punta a chiudere la faccenda a metà febbraio, sempre che il Parlamento approvi lo scostamento di bilancio. Inoltre qualora la misura venisse approvata, si aspetteranno il decreto attuativo e le linee guida per l’eventuale formulazione delle domande di partecipazione. Nel frattempo ci si augura che presto la situazione possa sempre più tornare alla normalità.
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