Aumenti bollette: partono i ricorsi, su cosa si basano

rincari bollette luce e gas: l'intervento del governo

La stangata sulle bollette dell’energia elettrica e del gas non ha fatto sconti colpendo tutti, famiglie e imprese. Il malcontento è generalizzato quindi, e si passa al contrattacco. Alcune associazioni a tutela dei consumatori ha così messo in piedi una piattaforma di ricorsi.

L’azione promossa da Codacons e altre associazioni

Un autentico maxi ricorso quello che stanno avviando alcune associazioni no profit a tutela dei consumatori capeggiate dal Codacons. Oggetto manco a dirlo, le bollette ed i rincari che sono arrivati in questi mesi a famiglie e imprese.

Aumenti esponenziali, che hanno portato la spesa per le famiglie e le imprese quasi a raddoppiare. Secondo i conti che le stesse associazioni hanno effettuato, ammonterebbe a circa 70 miliardi il totale del surplus di spesa che subiranno gli italiani nel corso del 2022 se si continua con queste nuove bollette.

Il ricorso che stanno avviando le associazioni, come riportato dal quotidiano il Giornale, mira a spronare il governo ad intervenire per detonare questi aumenti. Le associazioni hanno presentato un ricorso al Tar della Lombardia per contestare ciò che dal primo gennaio è accaduto, cioè l’aumento delle bollette di luce e gas.

In altri termini, ciò che contestano le associazioni sono le delibere di Arera, cioè dell’Autorità di regolazione energia reti e ambiente. Sono state proprio queste delibere ad avallare gli aumenti delle bollette per il primo trimestre del nuovo anno.

Criteri illegittimi per il rincaro delle bollette

La lesione dei diritti dei consumatori è evidente leggendo le motivazioni che il Codacons ha presentato a giustifica del ricorso collettivo che ha avviato con le altre associazioni dei consumatori. Infatti i criteri con cui sono stati avviati gli aumenti, basati su stime relative a piccole parti di anno (un trimestre), sono profondamente illegittimi. Al Tar della Lombardia  è stata sollevata anche una contestazione costituzionale, oltre a violazioni di trasparenza.

Sono le motivazioni che hanno spinto ai rincari ad essere sotto osservazione. Carenze sulle giustificazioni quindi, anche perché non vengono spiegate le cause che hanno portato all’aumento del costo di approvvigionamento.

Le bollette riguardano un bene essenziale. Secondo le associazioni non si considera il fatto che parliamo di un bene essenziale quando parliamo di energia elettrica o di gas. Ed è una cosa che non è stata considerata quando sono stati introdotti gli aumenti.

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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.