Superbonus 110% e requisito APE in condominio con interventi privati, si può fare
Sono attese per la giornata di oggi, 15 febbraio, alcune novità relative alle cessioni dei crediti di imposta legati ai bonus e superbonus edilizi. Il tetto delle cessioni potrebbe salire a tre nel testo dell’emendamento al decreto “Milleproroghe” che verrà depositato in Commissione Bilancio alla Camera nella giornata odierna. Ulteriore novità riguarda l’assegnazione di un certificato di qualità per le operazioni di cessione. L’operazione consentirebbe di ricostruire i passaggi delle cessioni e di stabilirne una tracciabilità. Inoltre, con le novità in arrivo i tempi si fanno stretti per l’aggiornamento della piattaforma dell’Agenzia delle entrate per le relative comunicazione delle opzioni di scelta (cessione dei crediti di imposta e sconto in fattura).
I nodi da sciogliere sui limiti alla cessione dei crediti di imposta rimangono, dunque, vari. E i tempi per arrivare a una soluzione iniziano a essere ristretti. Se il provvedimento non dovesse approvare in aula entro giovedì 16 febbraio, potrebbe sfumare la possibilità di approvazione nel contesto della conversione del decreto “Milleproroghe”. L’alternativa sarebbe quella di adottare le correzioni nel decreto relativo al caro bollette. In tempi così stretti è necessario pertanto trovare l’accordo unanime di tutti i partiti per l’approvazione definitiva. Tra le modifiche alla cessione dei crediti di imposta l’ipotesi più accreditata è quella di aumentare il numero delle operazioni e dei passaggi tra i soggetti.
Nella conversione del decreto si potrebbe salire al numero di tre passaggi nelle operazioni di cessione del credito di imposta legati ai superbonus e ai bonus edilizi. L’operazione sarebbe a vantaggio dei soggetti vigilati dalla Banca d’Italia e delle società dei gruppi bancari. Inoltre potrebbe essere introdotta una certificazione di qualità dei crediti di imposta in modo da renderli tracciabili. Tale documentazione andrebbe apposta a valle dei controlli dell’Agenzia delle entrate.
Suddette operazioni potrebbero comportare un nuovo aggiornamento della piattaforma dell’Agenzia delle entrate per le comunicazioni degli operatori delle opzioni di scelta sul bonus e superbonus edilizi. Si tratta delle comunicazione con le quali i soggetti scelgono tra cedere i crediti e avvalersi dello sconto in fattura. Le due opzioni sono alternative alla detrazione fiscale diretta di quanto previsto dai bonus e dal superbonus 110% in termini di vantaggi fiscali.
In ogni caso, l’introduzione di una certificazione di qualità nelle operazioni di cessione dei crediti di imposta dei bonus implicherebbe la necessità di tutela della privacy dell’originario soggetto che ha provveduto a cedere il credito di imposta. La ricostruzione del percorso delle operazioni di cessioni implicherebbe, dunque, il parere del Garante della privacy. Con ulteriore allungamento dei tempi di conversione del decreto.
Peraltro, la misura dovrebbe andare a consentire anche la possibilità di cedere i crediti di imposta, sottoposti a sequestro, nel corso degli anni susseguenti alla maturazione. Il passaggio, in altre parole, dovrebbe consentire ai soggetti titolari del credito di poterlo utilizzare nel tempo per non perdere il beneficio fiscale. Annessa alla questione diventa di primaria importanza stabilire cosa ne sarà dei crediti di imposta legati a operazioni oggetto di frodi e, ancora più indispensabile, il nodo legato a operazioni di crediti inesistenti.
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