Contributi a fondo perduto in Sicilia per imprese e professionisti, come si richiedono

Via libera, nella Regione Sicilia, ai finanziamenti agevolati ed ai contributi Covid a fondo perduto per le imprese e per i professionisti. E questo, in particolare, grazie ad una dotazione finanziaria che, in accordo con quanto è stato reso noto dall’Amministrazione regionale, ammonta ad oltre 70 milioni di euro.

Via libera ai contributi a fondo perduto in Sicilia per le imprese e per i professionisti

I termini di presentazione delle domande, per l’accesso ai contributi a fondo perduto in Sicilia per i professionisti e per le imprese, si sono aperti il 31 gennaio scorso. E si chiuderanno il prossimo 3 marzo del 2022 con la presentazione online delle istanze dalla piattaforma digitale dell’Irfis FinSicilia Spa.

La misura, in particolare, è operativa dopo che l’assessorato regionale all’Economia della Regione Siciliana ha pubblicato l’apposito Avviso sui ‘Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali e titolari di partita Iva‘.

Finanziamenti agevolati fino a 25 mila euro senza garanzie e senza alcuna valutazione del merito creditizio

Per ogni istanza che sarà presentata, i finanziamenti agevolati concedibili potranno variare da un minimo di 10 mila ad un massimo che arriva fino a 25 mila euro. E questo grazie alle risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2020 (Azione 3.6.2). Inoltre, i finanziamenti agevolati saranno concessi anche se il professionista o l’impresa ha già beneficiato di aiuti concessi dallo Stato italiano. L’accesso ai finanziamenti agevolati è inoltre senza esibizione di garanzie, e senza che ci sia alcuna valutazione del merito creditizio.

Contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per ogni istanza presentata

In più, sempre per ogni istanza di finanziamento agevolato che sarà presentata, potranno essere richiesti a fondo perduto fino a 5 mila euro. A copertura di spese anti Covid. Ovverosia, per la sanificazione e per l’adeguamento a norma contro il coronavirus dei luoghi di lavoro.