Il Decreto caro bollette è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nel pomeriggio di ieri. Sono tanti i provvedimenti presi, ed eccone un riassunto.
Il Consiglio dei Ministri oggi si è riunito per approvare il Decreto caro bollette per cerca di trovare una soluzione ai continui aumenti di luce e gas. Un primo intervento preso è stato quello bloccare al 5% l’Iva sulle bollette del gas anche per il secondo semestre. Ma sono stati approvati tanti altri provvedimenti legati ai fondi di sostegno, superbonus, rafforzamento degli oneri sociali e azzeramento degli oneri di sistema. Ma andiamo con ordine.
La portata dell’intervento si divide in due parti:
Perché del resto una delle difficoltà maggiore del nostro Paese è proprio legata alla dipendenza da altre nazioni delle materie prime necessarie per la produzione. Tuttavia sono previste risorse per il potenziamento dell’estrazione, senza però avviare nuove trivellazioni. Nonostante siano già approntate delle nuove mappe di zone di interesse nel territorio italiano.
Il decreto contro il caro bollette prevede risorse pari a otto miliardi di euro. Tuttavia si tratta di un maxi intervento che sembra non prevedere lo scostamento di bilancio per poter finanziare queste misure. In particolare queste risorse saranno così divisi:
Il decreto introduce anche il credito d’imposta per imprese che effettuano investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili. Soprattutto se queste nuove azioni di miglioramento riguardano le imprese del Sud dello stivale.
Novità anche per le imprese che operano nel mercato automobilistico. Infatti è stato istituito anche un fondo per favorire la transizione energetica nel settore dell’auto. Il fondo pluriennale ha una dotazione finanziaria pari a 800 milioni per poi salire a un miliardo all’anno.
Mentre in merito al Superbonus arrivano altre novità. Infatti continua la stretta contro i “furbetti” del superbonus. Dunque si rischiano fino a 5 anni di reclusione e multi fino a 100 mila euro per le falsi dichiarazioni dei tecnici legate all’ottenimento delle agevolazioni. Inoltre rimane la possibilità di cedere il credito per tre volte, ma solo se a favore di intermediari finanziari e banche.
Tutte le misure sono approvate all’unanimità dal Consiglio dei ministri con il soddisfacimento dei partiti. Tuttavia durante la conferenza stampa, il capo del Governo Mario Draghi, ha posto l’accento sulla volontà dell’esecutivo di muoversi su due direzioni. La prima è quella di aiutare le famiglie a far fronte ai rincari per evitare che tutto si traduca in una difficoltà di raggiungere fine mese. L’altra direzione spinge ad aiutare le imprese per evitare che possano perdere competitività sui mercati in cui operano.
Le misure servono a supportare sia le famiglie che le imprese a seguito della crisi generata in tutto il mondo dalla pandemia. Ma a quanto pare Draghi, e i suoi, puntano anche ad un fondo per le famiglie dei medici e degli infermieri che sono rimasti vittime della pandemia da Covid-19.
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