Mise e aiuti alle imprese femminili, stanziati 400 milioni

Mise e aiuti alle imprese femminili, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto a sostegno dell’imprenditorialità femminile.

Mise e aiuti alle imprese, in cosa consiste il contributo?

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello sviluppo economico volto ad integrare le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile. Somme che prevedono 400 milioni di euro all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile è stato istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”. Lo scopo è quello di sostenere almeno 2.400 imprese femminili per favorire la realizzazione di nuovi progetti di imprenditorialità. I fondi servono a supportare diverse attività di mentoring, misure per la conciliazione vita-lavoro, assistenza tecnico e manageriale, campagne di comunicazione, monitoraggi ed accompagnamento.

A chi si rivolgono i contributi del Mise?

Possono accedere alla richiesta dei fondi a sostegno delle imprese femminili le imprese che hanno sede legale o operativa all’intero del territorio nazionale. Le imprese possono essere sia di nuova costituzione o di sviluppo al fine del consolidamento dello stesse imprese femminili.

Tuttavia possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese:

  • costituite da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • le lavoratrici autonome in possesso di partita IVA da almeno 12 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • le persone fisiche che vogliono costituire una nuova impresa femminile.

Inoltre possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” le imprese costituite da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione che hanno le stesse caratteristiche delle precedenti. Infine il fondo sostiene tutte le iniziative a favore della promozione del valore dell’imprenditorialità e della cultura d’impresa.

Il contributo come forma di agevolazione fiscale

Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

  • per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
    • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
    • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
  • le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
    • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
    • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

Mise e aiuti alle imprese femminili, cosa può essere finanziato?

Le agevolazioni sono destinati al finanziamento di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile. Ma come abbiamo detto anche il consolidamento di imprese femminili che operano in diversi settori economici. In particolare, imprese operanti:

  • nel commercio e nel turismo;
  • nella produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • nella fornitura di servizi che comprendono qualsiasi settore

Infine le iniziative devono:

  • essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro al netto dell’Iva per i programmi di investimento che prevedono la costituzione o l’avvio di un’impresa femminile. Ma anche investimenti non superiori a 400.000 mila al netto dell’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

 

 

 

Francesca Cavaleri

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