Nessuna proroga del reddito di emergenza è stata prevista fino a questo momento. La cosa è ormai nota visto che il reddito di emergenza è cessato lo scorso anno e che il governo con la nuova legge di Bilancio non ha previsto nulla al riguardo.
Subito smontate le speranze che molti italiani avevano e che si collegavano allo stato di emergenza ed al Green pass. Infatti il governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo. Inoltre continua con le ristrettezze dettate anche al lavoro da Green pass base o super Green pass. In pratica, emergenza e limitazioni proseguono, ma evidentemente ciò che da un lato si considera pesante (emergenza epidemiologica, obbligo vaccinale e limitazioni), non vale per le famiglie bisognose di aiuto.
Ma è dalla UE che tornano le speranze per queste famiglie in difficoltà. Infatti corre voce (ma si tratta di indiscrezioni senza conferme ufficiali), che l’Europa, alla luce della prosecuzione della situazione pandemica, avrebbe in mente un nuovo sussidio.
Un nuovo sussidio ma non italiano, bensì europeo. È la notizia che molti siti e media in queste ore stanno lasciando trapelare. Infatti al posto del reddito di emergenza potrebbe sopraggiungere un nuovo sussidio, stavolta a carattere europeo e pure scollegato da Isee o simili.
In linea di massima oggi il nostro governo opera con due pesi e due misure come già detto in premessa. La situazione resta grave e meritevole di attenzione per quanto concerne l’obbligo vaccinale over 50, lo stato di emergenza, le colorazioni delle regioni e i Green pass obbligatori perfino per andare a prendere la pensione. Ma non è così dal punto di vista economico, perché vengono via via cancellati tutti gli aiuti introdotti in questi due anni per fronteggiare l’emergenza sanitaria, quasi che il governo da questo punti di vista consideri il ritorno alla normalità cosa fatta.
E così anche del Rem, acronimo di Reddito di emergenza, non si parla più. Dalla UE però inizia a trapelare l’intenzione di prevedere un nuovo sussidio, un autentico Reddito di Base Universale scollegato da qualsiasi vincolo patrimoniale o requisito reddituale. In altre parole, nessun collegamento con l’Isee come siamo abituati in Italia.
Sarà rimasto deluso chi si aspettava ancora qualche altra mensilità del reddito di emergenza. Le buone notizie dalla UE però ci sono, anche se al momento è solo una semplice ipotesi e pure lontana nel tempo. Del Reddito universale di base a livello UE se ne parla da tempo. Ciò che ha spinto diversi siti e media a dare la notizia è solo la conferma che si dovrebbe tornare ad affrontare l’argomento a giungo 2022, al Parlamento Europeo è attesa per giugno 2022.
Il sussidio già nella sua fase iniziale, cioè basata sulle discussioni su una proposta, ha avuto parere favorevole da molti a Bruxelles. La speranza di molti è che dalla fase embrionale si passio alla definizione del tutto, anche se noi ipotizziamo tempi molto lunghi. Anche perché sarebbe un sussidio che è scollegato pure dalla situazione attuale.
Infatti non si parla di misura emergenziale o temporanea dovuta al Covid e alla crisi economica scaturita per la pandemia. Si parla soprattutto di una misura definitiva, strutturale, che per esempio, una volta introdotta dovrebbe sostituire in Italia anche il reddito di cittadinanza.
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