Benzina e gasolio tornano a salire, ecco cosa c’è da aspettarsi

Benzina e gasolio tornano a salire, l’effetto della eliminazione delle accise non sembra aver sorbito l’effetto sperato, ecco perché.

Benzina e gasolio, le variazioni dei prezzi

I prezzi di benzina e gasolio ritornano a salire, anche se pochi centesimi. Ad oggi i prezzi si attestano per la benzina, a 1,842 euro per il self service e a 1,971 euro per il servito. Mentre per il diesel il costo è pari a 1.833 euro per il self service e 1,967 euro per il servito. Tra giovedì e venerdì scorso si registrano circa 6 centesimi in più, che però vanno a diminuire gli effetti dell’abolizione delle accise, scelta effettuata dal Governo per tentare di abbassare i costi da sostenere al distributore.

Uno dei motivi dell’aumento dei costi è dovuto all’aumento introdotto da molte compagnie petrolifere. Tuttavia nel mercato internazionale stamattina il valore d’acquisto del petrolio è diminuito. Infatti occorrono circa 109.27 dollari al barile per il petrolio. A dire il vero anche il gas ha subito una diminuzione che si attesta a 106, 21 euro per megawattora.

Benzina e gasolio il problema dei contratti in euro

Altro problema dell’aumento del prezzo deriva dagli effetti della guerra tra la Russia e l’Ucraina. Tuttavia sembra che in questo momento il passaggio del gas attraverso l’Ucraina stia procedendo con regolarità. Però vi sono tensioni in quanto la Russia vorrebbe che le sue materie prime venissero pagate in Rubli russi, ma sembra davvero impossibile ed ecco il perché.

Secondo l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, i pagamenti continueranno in Euro. Il motivo è molto semplice, e riguarda i contratti. Questi sono stati infatti firmati e sottoscritti con la previsione di pagamenti in Euro. Quindi significherebbe rifarli di sana pianta, invalidando i precedenti. Inoltre, forse è arrivato il momento di guardare al continente Africano per maggiori approvvigionamenti di gas e di altre energie.

Anche i paesi del G7 hanno detto che chiedere il pagamento in rubli per il gas russo è “inaccettabile” e mostra che il presidente russo Vladimir Putin ha “le spalle al muro”. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck in una dichiarazione resa nota da Berlino in quanto presidente di turno. “Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti (…) il che significa che un pagamento in rubli non è accettabile”, ha detto Habeck dopo una riunione virtuale con i suoi omologhi del G7.

La situazione in Italia, a causa dell’aumento dei prezzi

Nel frattempo l’Italia si trova in una situazione economica difficile. Subito dopo il rallentamento delle misure da Covid-19 il nostro paese stava cominciando a riprendersi con vigore. Ma le famigli e le imprese pagano lo scotto di quello che sta accadendo. Secondo Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione Von der Leyen, dobbiamo cercare di limitare gli impatti di questa crisi.

Non solo, ma ci si aspetta ancora una crescita che si attesta attorno al 4%. Anche se occorre aumentare gli investimenti, le sforzi e gli aiuti alle imprese. Inoltre i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono quanto mai attuali e importanti per la crescita economica. Infine le famiglie continuano a fare i conti con l’aumento dei prezzi soprattutto di pane, pasta, farina, grano, frutta. Ed in alcuni supermercati l’acquisto dell’olio di semi è contingentato, in quanto carente.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1490 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.