Caro carta e materiali edili è il nuovo allarme lanciato dalle imprese che operano in questi settori. Ecco cosa sta succedendo.
Caro carta e materiali edili sono due dei settori che stanno trovando difficoltà in questo periodo. E dopo il caro bollette, energia, gas e grano, si aggiungono anche la carta stampata e il costo dei materiali per l’edilizia. Il Presidente della Federazione italiana degli editori (Fieg), Andrea Riffeser Monti, dichiara che è rischio la pubblicazione dei giornali. Questo è dovuto a causa dell’aumento del costo della carta su cui stampare.
Infatti “dallo scorso anno il prezzo della carta su cui si stampano i giornali è cresciuto del 100%“, dice il Presidente. Oltre a questo maggior costo occorre aggiungere, l’energia elettrica in continuo aumento, e alle difficoltà degli imprenditori della carta stampata a reperire la materia prima. Il rischio è anche quello di perdere la voce delle comunità più piccole, e che si debbano sospendere le pubblicazioni.
E’ lo stesso Presidente che chiede aiuto al Governo Draghi con queste parole: “Faccio appello al governo, al Parlamento e alle forze politiche. Occorre fare e presto due cose: trasferire immediatamente alle imprese le risorse per il sostegno al settore già stanziate, e provvedere nuovi e significativi interventi sul mercato della carta e dell’energia”– conclude. Vedremo quali saranno le misure adottate dal nostro Governo.
E’ a rischio anche settore delle imprese edili, a causa del caro energia e dell’aumento smisurato delle materie prime nel settore edile. Lo annuncia Santo Cutrone Presidente di Ance Sicilia, secondo cui le chiusure potranno investire molte aziende. “Cominceranno le imprese del settore dei lavori stradali a causadell’aumento del 600% del costo dell’asfalto“- dice il Presidente. Questo perché non rende più sostenibile l’esecuzione di interventi fissati al momento delle gare d’appalto, rispetto al momento dell’esecuzione.
Inoltre la crisi potrebbe interessare le imprese impegnate nei cantieri del Superbonus 100% e del bonus facciate e quindi quelle interessaste dalle infrastrutture strategiche e delle appalti del pnrr. Anche in questo caso occorrono aiuti dalla Stato. “Non possiamo più attendere: i prezzi di bitume, acciaio e alluminio sono inarrivabili. Tutti gli altri materiali scarseggiano o sono troppo cari“- è il grido del Presidente di Ance Sicilia. E ci troviamo ancora una volta ad avere rischi di crisi che spesso portano e inevitabilmente a nuovi licenziamenti e famiglie italiane in difficoltà.
Il caro carta e materiali edili coinvolgono due dei settori molto importanti della nostra società. Il caro carta si traduce nella impossibilità di stampare la carta di giornali pilastri storici della cultura. Per fortuna molti giornali, vanno verso la direzione dell’online. Ma la carta stampata dei giornali, riesce anche a coinvolgere tutti coloro che non hanno internet, come gli anziani. Senza giornali non c’è cultura e senza cultura un’economia ha difficoltà di crescita.
Mentre il caro materiali edili va ad intaccare il mercato delle costruzioni o delle ristrutturazione. Ad esempio la casa, comprare un immobile nuovo potrebbe diventare sempre più costoso. Inoltre secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere necessaria una proroga dei termini dei superbonus 110%. In queste condizioni di difficoltà sarà impossibile completare entro il prossimo giugno, molti dei lavori già cominciati.
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