Dopo il versamento, si può chiedere la restituzione dei contributi volontari?
I contributi volontari sono uno strumento messo a disposizione dall’INPS per poter integrare i versamenti contributivi nei periodi di inoccupazione. Cercheremo ora di capire se è possibile chiedere la restituzione dei versamenti di contributi volontari.
Sono diversi i motivi che possono portare una persona a scegliere di versare contributi volontari, ad esempio nel caso in cui sia vicino a raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia, ma perde il lavoro e non ha raggiunto il minimo dei venti anni previsti.
Oppure quando si è vicini a raggiungere il requisito contributivo, ma si perde il lavoro. In questi casi viene concessa la possibilità di versare contributi volontari e quindi raggiungere il tanto agognato traguardo della pensione. Deve essere sottolineato che essi possono essere versati solo limitatamente a periodi di inoccupazione. Naturalmente è conveniente solo nel caso in cui manca poco a raggiungere l’obiettivo, infatti se è necessario integrare molte settimane contributive, il peso economico potrebbe essere davvero rilevante.
Ci sono però dei casi in cui il contribuente può avere la necessità di recuperare le somme già versate, potrebbe ad esempio accadere che per motivi economici non riesca più a sostenere il peso del versamento dei contributi e quanto già versato sia insufficiente a maturare il diritto alla pensione, di conseguenza i soldi già versati per i contributi volontari risultano persi.
Può inoltre capitare che ci sia stato un errore di calcolo e quindi il soggetto in realtà non aveva bisogno di versare quegli oneri. Infine, il contribuente potrebbe decedere prima di maturare i requisiti per la pensione quindi tali versamenti potrebbero essere stati inutili, in questo caso potrebbero essere i familiari a voler recuperare le somme. Il contribuente a questo punto si chiede: posso recuperare i contributi volontari già versati?
La risposta è no. Questo per il principio generale in materia di assicurazioni sociali che si applica anche all’INPS. Di conseguenza i contributi incamerati e non utilizzati non devono essere restituiti. Questo non implica che le somme siano perse, infatti i contributi versati contribuiscono comunque a modificare l’importo della pensione, ad esempio se per errore sono stati versati più di 20 anni di contributi, comunque questo consente di avere un assegno maggiore. L’eventuale decesso invece porta comunque un eventuale titolare del diritto alla pensione superstiti a poterne beneficiare. Nel caso in cui la contribuzione volontaria sia stata versata a una gestione diversa rispetto a quella in cui è stata maturata la pensione è possibile chiedere l’erogazione di una pensione supplementare.
Ci sono però tre casi in cui il contribuente può ottenere la restituzione delle somme. Ora vediamo quali.
Le tre ipotesi di obbligo di restituzione dei contributi volontari da parte dell’INPS sono disciplinate dal DPR 1432 del 1971 all’articolo 10. Si tratta dei casi in cui i versamenti sono indebiti perché:
Oltre queste tre possibilità il contribuente che ha versato contributi volontari non può chiederne la restituzione anche se dovesse accorgersene che questa contribuzione è stata in realtà inutile.
Sei interessato al pagamento di contributi volontari? Per sapere in quali casi si può fare e quanto costa, leggi l’articolo: Contributi volontari pensione: quando, come si versano e quanto costa
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…