Energia e consumi sono uno dei temi centrali dei nostri giorni. Con i prezzi dei carburanti, grano, gas ed energia alle stelle occorre un decreto aiuti.
ll piano di Draghi prevede la possibilità di preparare un pacchetto di interventi per tagliare i costi di gasolio e benzina. Ma anche ridurrei costi delle bollette per fronteggiare l’impatto del conflitto sugli italiani. E’ chiaro che occorre un piano anti-crisi capace di aiutare le imprese, ma anche le famiglie, in un’economia già provata da due anni di emergenza Covid- 19.
Nei giorni scorsi è lo stesso premier Mario Draghi a rilasciare delle dichiarazioni forti: “Non siamo ancora in un’economia di guerra, ma è meglio prepararsi“. Ha poi continuato: “Dobbiamo ri-orientare le nostre fonti di approvvigionamento e ciò significa costruire delle nuove relazioni commerciali”, ha aggiunto facendo riferimento a quella forma che assume il sistema economico quando aderisce alle necessità della guerra”. Uno scenario che per adesso non dovrebbe toccare l’Italia, ma che non è poi tanto lontana come possibilità.
I ministri hanno avuto il mandato di preparare proposte per fronteggiare la situazione economica del nostro Paese. Tuttavia sembra non escludersi un primo pacchetto di misure che possa arrivare in Consiglio dei Ministri già a metà della prossima settimana. Anche se, come nel caso della pandemia, occorre aspettare il via libera al temporary framework che snellisce le procedure di approvazione sugli aiuti di stato.
Occorrono fondi messi a disposizione per le famiglie, come ad esempio aumentare il tetto ISEE, bonus sociali tra quelli più imminenti. Mentre hanno bisogno di fondi sicuramente maggiori la diminuizione dell’IVA oppure l’eliminazione temporanea sulle accise su gas e benzina. Nel mondo delle imprese è sempre più crisi, con rincari fuori norma dell’energia elettrica, del gas e anche molte altre filiere produttive. Mentre si dovrebbe mettere mano agli extraprofitti delle imprese elettriche, ma sembra una materia molto difficile.
In campo sono molte le idee da attuar per diminuire energia e consumi, anche nelle grandi città. Infatti molte città si preparano ad affrontare l’austerity energetica e razionare l’uso dell’energia ai fini della riduzione dei consumi e della spesa pubblica. Ad esempio a Roma si propone di abbassare i riscaldamenti, o di staccarli con qualche settimana prima rispetto alla normale tabella di marcia annuale.
Altra idea è quella legata allo spegnimento dei musei. Ad esempio il Campidoglio darà il via anche ad una campagna di comunicazione rivolta a tutta la cittadinanza per ridurre i consumi. A Catania, venerdì sono stati spenti per due ore, tutti i monumenti del centro storico, compreso il Palazzo di Città. Dalle ore 18.30 alle 20.30 come simbolo di un risparmio energetico che deve sempre essere più voluto da tutte le amministrazioni italiane.
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