L’estensione regime forfettario potrebbe essere una delle novità previste già nel prossimo Decreto semplificazioni, il quadro completo.
Il governo è a lavoro su tantissime novità sia per quanto riguarda il caro bollette, che il costo dell’energia, gli interventi sulle accise sulla benzina e gas. Ma per il prossimo 28 marzo è atteso anche un importante incontro, sia per i cittadini che per le imprese. Quello che riguarda il Decreto semplificazioni e per discutere sulla Riforma Fiscale. Tra i vari argomenti c’è il nodo della Riforma del catasto che divide i parlamentari che hanno paura di ripercussioni sui proprietari di immobili, anche se prima casa.
Mentre per quanto riguarda imprese e professionisti, ci sono delle novità che potrebbero portare nuove regole sul regime forfettario. Tra temi principali ci sono:
Si tratta di proposte che potrebbero dare una boccata d’aria ad alcuni imprenditori o professionisti che si trovano ancora in difficoltà. Situazione di crisi dovuta sia per gli effetti della pandemia da Covid-19 che per la guerra in Ucraina.
La legge di stabilità 2015 ha introdotto il nuovo regime forfetario, destinato agli operatori economici di ridotte dimensioni. Tale regime, applicabile dal 1° gennaio 2015, è stato modificato dalla legge di stabilità 2016, soprattutto per quanto riguarda i criteri di accesso.
Tuttavia il regime forfettario è scelto da molti professionisti ed imprese di piccole dimensioni, grazie alle sue caratteristiche. Anche se sul tavolo delle trattative del Governo, ci sono posizioni contrapposto. Infatti è emersa la possibilità di estendere i ricavi del regime fino a 100 mila euro. Ma legata a questo aumento ci potrebbe essere anche una percentuale di tassazione diversa, con aliquota piatta, al 20%.
Secondo le regole odierne per accedere o permanere nel regime forfettario, occorrono due requisiti fondamentali. Il primo è che il totale dei ricavi o compensi non deve essere superiore a 65 mila euro. Il secondo requisito è che le spese sostenute non devono essere superiori a 20 mila euro lordi per lavoro accessorio, per lavoro dipendente e per compenti erogati ai collaboratori.
Inoltre il Consiglio UE ha approvato la richiesta dell’Italia di estendere l’obbligo di fattura elettronica ai forfettari. La decisione è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale Europea, L 454 del 17 dicembre 2021. Al momento, però, l’obbligo non è ancora operativo: serve prima l’emanazione di una norma ad hoc, che elimini l’esonero previsto dall’articolo 1, comma 3 del decreto legislativo n. 127/2015. Per tutte le altre novità non ci resta che aspettare le scelte in campo fiscale del nostro Governo.
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