Il codice ATECO cos’è, a cosa serve e com’è fatto

Quando si apre una partita IVA il professionista o il lavoratore autonomo è obbligato, tra l’altro, pure a indicare ed a specificare all’Agenzia delle Entrate la tipologia di attività che intende svolgere. E questo avviene sempre attraverso la classificazione che è basata sui cosiddetti codici ATECO. Vediamo allora, per chi non lo sapesse in quanto magari sta valutando l’apertura di una partita IVA, cos’è il codice ATECO ed a cosa serve, ma anche com’è fatto.

Cos’è e a cosa serve il codice ATECO quando si apre una partita IVA

Nel dettaglio, agli occhi del Fisco, con il codice ATECO viene univocamente identificata e classificata l’attività svolta non solo ai fini fiscali, ma anche contributivi. Così come sempre tramite la classificazione ATECO possono essere effettuate sulle partite IVA delle analisi di tipo statistico. In più, chi apre la partita IVA deve comunicare il codice ATECO pure al momento della denuncia di inizio dell’attività nel registro delle imprese.

Aperta la partita IVA con il relativo e corrispondente codice ATECO, inoltre, il professionista, il piccolo imprenditore o il lavoratore autonomo è tenuto in via obbligatoria pure a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione dell’attività economica associata ad un nuovo codice ATECO.

Com’è fatto il codice ATECO, dalle sezioni alle sottocategorie

Riguardo a com’è fatto il codice ATECO, questo risulta essere composto da una combinazione alfanumerica, quindi da numeri ed anche da lettere. In particolare, l’ATECO si compone di 6 parti. Nella fattispecie, le sezioni, le divisioni, i gruppi, le classi, le categorie e le sottocategorie. Nel dettaglio, le sezioni del codice ATECO sono rappresentate da una lettera, 2 cifre per le divisioni, 3 cifre per i gruppi, 4 cifre per le classi, 5 cifre per le categorie e 6 cifre per le sottocategorie.

Per la standardizzazione a livello europeo, il codice ATECO risulta essere classificato in maniera univoca fino alla quarta cifra. Mentre per i livelli 5 e 6, ovverosia per le categorie e per le sottocategorie, possono esserci delle differenze tra un Paese e l’altro. E questo, al fine di meglio cogliere le specificità nazionali così come riporta il sito Internet di Unioncamere.

Come trovare il giusto codice ATECO per l’avvio di un’attività a partita IVA

Ai fini dell’avvio di un’attività a partita IVA, quindi, come trovare il codice ATECO giusto da associare? Al riguardo è possibile chiedere supporto, assistenza e consulenza, per esempio, al proprio commercialista di fiducia. Oppure si può fare tutto in proprio dal portale ateco.infocamere.it. Che è proprio il sito Internet dedicato per l’inizio dell’attività d’impresa.

Filadelfo Scamporrino

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