Il governo apre ai pannelli solari liberi: novità nel decreto energia

reddito energetico

Come un fulmine a ciel sereno, l’aumento del costo dell’energia elettrica, insieme all’aumento del costo del gas, con tutte le problematiche di approvvigionamento che potrebbero sopraggiungere vista la crisi ucraina, ha prodotto una specie di esame di coscienza da parte dei legislatori.

E con il decreto energia di fresco varo, il governo ha dimostrato di voler correre ai ripari. Tra i tanti punti di questo decreto, anche uno che parla di auto-produzione dell’energia elettrica. Come? Con i classici pannelli solari e con il fatto che viene semplificato di molto il loro posizionamento sui tetti, con netto taglio di burocrazia.

Errori commessi tanti, da non ripetere, e si corre ai ripari

Come dicevamo, la realtà è stata pesante per i cittadini costretti a subire gli aumenti e per le istituzioni che si sono trovate di colpo deboli di fronte a queste problematiche. Prendiamo ad esempio la tra Russia ed Ucraina. L’Italia si approvvigiona di gas dalla Russia per oltre il 40% e adesso che c’è il rischio che la guerra produca embargo a doppio senso, con le sanzioni contro la Russia da parte nostra e quelle di risposta della Russia contro di noi che potrebbero portare a chiusura del rubinetto delle forniture.

Il nostro governo smorza i toni, sostenendo che le scorte ci sono. Resta il fatto che è evidente che negli anni sono stati commessi diversi errori, non trovando vie di fornitura alternative e appoggiandosi a pochi fornitori con percentuali sul totale piuttosto elevate (oltre il 40% dalla Russia è troppo).

Evidente che bisognava cercare soluzioni per auto produrre l’energia necessaria alle famiglie, alle imprese e così via. Sull’energia elettrica la soluzione dei pannelli solari non è certo marginale, soprattutto pensando al fatto che anche gli utenti potrebbero trovare discreto risparmio senza passare per forza di cose dai fornitori.

Il governo semplifica sui pannelli solari

Alla fine il governo ha deciso di varare un decreto che dia sostegno alle famiglie per contenere l’autentico salasso sulle bollette. Il decreto energia tra i suoi tanti punti ha, oltre al taglio delle bollette con dotazione da 8 miliardi di euro, anche un punto sui pannelli solari.

La semplificazione della loro istallazione. Una riduzione degli oneri burocratici. Come riporta pure “Il Messaggero”, basterà adesso un modulo recuperabile in download dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico o dal sito del gestore dei servizi energetici (GSE).

Un modulo con cui segnalare inizio e fine dei lavoro allo stesso GSE. Solo un modulo al posto di una miriade di adempimenti di cui solo chi ha già provveduto a montare i pannelli o ci ha solo provato, conoscono.

Stop a permessi, autorizzazioni e progetti per i pannelli solari

Di prassi gli utenti sono abituati in tema di pannelli solari a fare i conti con una serie di adempimenti. Progetti, asseverazioni, autorizzazioni e chi più ne ha più ne metta. Adesso si va verso la semplificazione. Con la possibilità di passare subito ad istallare questi strumenti di auto-produzione dell’energia elettrica su case, edifici, tetti, pensiline, capannoni e fabbriche.

Si va verso l’aumento dell’appeal sulla auto-produzione dell’energia elettrica. Nel decreto si legge a chiare lettere che il montaggio dei pannelli solari, per la produzione propria dell’energia, verrà facilitato. Questa operazione adesso sarà considerata come un normale intervento di manutenzione ordinaria. Le tappe farraginose dell’iter burocratico conosciuto fino ad oggi vengono drasticamente tagliate. Il Messaggero equipara, alla luce delle novità del decreto, il montaggio dei pannelli alla pitturazione delle pareti interne di casa.

 

Le eccezioni però non mancano

Il decreto è accompagnato come prassi da una serie di relazioni tecniche e per quanto riguarda i pannelli solari si legge testualmente che: “L’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, non è subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati”.

Proprio ciò che dicevamo noi, al netto comunque di alcune eccezioni che lo steso decreto prevede. Naturalmente restano in piedi tutte le limitazioni relative a beni immobili di interesse culturale, centri storici, immobili con notevole interesse storico, culturale e paesaggistico.

In ogni caso la semplificazione è assai evidente. Gli impianti che sarà possibile istallare semplicemente inviando il modello unico semplificato a GSE, sono quelli con potenza compresa tra 51 kW e 200 kW.

Per concludere, la spinta al fotovoltaico è evidente come soluzione che consenta il risparmio per le famiglie. Ma lo è anche per detonare le problematiche relative all’aumento del costo delle materia prima. Ed è un aumento che in questi mesi sta vessando l’Italia e tutti gli italiani, dalle famiglie alle imprese.

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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.