Nasce la Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio

Con il decreto 8 febbraio 2022 del ministero Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, pubblicato sulla GU di sabato 12 marzo, serie generale n. 60/2022, nasce la Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio, BDNAE.

Cos’è la Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio?

Il Ministro Enrico Giovannini nel presentare il progetto ha sottolineato che si tratta di uno strumento volto a reprimere l’abusivismo edilizio e a scoraggiare il perpetuarsi di tale reato che arreca notevole danno alla vivibilità delle città e all’ambiente. La Banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio nasce con l’obiettivo di censire tutti gli immobili abusivi presenti sul territorio nazionale.

Inizialmente potranno inserire i dati solo i Comuni, ma l’obiettivo finale è creare un database a cui possono accedere tutti i soggetti coinvolti e possono alimentare la banca dati stessa. In futuro nel progetto saranno coinvolti ulteriori soggetti come il ministero per la Transizione Ecologica, il ministero della Giustizia, dell’Interno, della Cultura, Economia e Finanze, inoltre saranno coinvolti l’Agenzia delle Entrate e le Regioni.

Tra i soggetti che potranno inserire dati vi sono amministrazione e organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio. Le informazioni potranno essere condivise attraverso il sistema informatico a cui ogni soggetto potrà accedere con le proprie credenziali e identità digitale.

Finalità della BDNAE

Le finalità previste sono:

  • tutelare il territorio e la sicurezza attraverso il censimento degli immobili abusivi;
  • rendere i dati disponibili alle amministrazioni competenti in materia di abusivismo edilizio;
  • integrare e omogeneizzare le informazioni;
  • avere un costante monitoraggio degli immobili abusivi censiti.

Le informazioni saranno rese disponibili a:

  • amministrazioni statali, regionali e comunali;
  • uffici giudiziari;
  • Anci;
  • organi ed enti a qualunque titolo competenti.

Passi successivi all’istituzione della banca Dati Nazionale sull’Abusivismo Edilizio

Il decreto stabilisce che con un successivo provvedimento amministrativo, adottato di concerto tra il Direttore generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali e il Direttore generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici, siano determinate in modo specifico tutte le informazioni che devono essere inserite nel sistema informatico, in tale provvedimento devono essere indicati anche tutti i soggetti coinvolti, le modalità di accreditamento e di abilitazione dei singoli utenti afferenti agli organi competenti.

Il provvedimento amministrativo dovrà altresì contenere l’indicazione dei dati minimi che devono essere inseriti al fine di individuare un immobile abusivo, ad esempio comune, foglio, particella. Inoltre devono essere definiti i criteri per la validazione delle informazioni inserite. Il provvedimento dovrà definire anche i criteri per l’aggiornamento costante della Banca Dati Nazionale sull’abusivismo edilizio.

La gestione tecnica e informatica dei dati a tutela della privacy sarà affidata al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile che sarà quindi anche il titolare dei dati. L’utilizzo dei dati dovrà essere effettuato nel rispetto della normativa sulla privacy.

Deve essere infine sottolineato che, al fine di aiutare i Comuni nel contrasto all’abusivismo edilizio, viene stanziato un fondo di 15 milioni di euro destinato a sostenere i costi per l’abbattimento di edifici abusivi.

Questo provvedimento può essere considerato preliminare rispetto alla riforma del catasto che in questi mesi sta mettendo a dura prova la maggioranza di Governo.

Nadia Pascale

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