La riforma del catasto spacca la maggioranza e la commissione della camera boccia ben due emendamenti, l’aggiornamento.
La riforma nasce con lo scopo di riqualificare gli immobili in Italia. Questo attraverso una serie di normative e modifiche che hanno l’obiettivo di far emergere case e terreni fino ad oggi non accatastati. Ciò comporta una inevitabile introduzione di nuovi valori per singola unità immobiliare. Dunque la paura di molti è che a farne le spese possano essere gli italiani possessori di immobili.
Il governo assicura che non ci saranno adeguamenti al rialzo, ma tale dichiarazione non sembra convincere i più. Pertanto rendite, valori di mercato, estimi catastali, tutto dovrebbe rimane invariato. Anche se a dire il vero la prima fotografia di tale cambiamento dovrebbe arrivare nel 2026, quindi tra ben 4 anni. Premier Draghi, va dritto sempre e comunque.
La commissione della camera boccia due emendamenti sulla riforma del catasto. Le proposte di modifica riguardavano i comma 1 e 2 dell’articolo 6 della delega fiscale sul catasto. Iniziata in maniera convulsa, fra le urla di alcuni deputati di centrodestra, la votazione si è conclusa con 22 voti favorevoli e 23 contrari. Il primo emendamento respinto era stato sottoscritto dai gruppi di Lega e Fratelli d’Italia.
Mentre hanno votato a favore dell’emendamento Alt, Lega, Fi, Ci ed Fdi. Contro hanno votato Pd, M5s, Leu e tre deputati del Misto (Colucci di Noi con l’Italia, Angiola di Azione e la deputata Aprile). Il governa si salva per un solo voto. Inoltre la delega fiscale ha delle trappole da ben studiare. Tuttavia il 29 marzo la legge dovrebbe approdare in aula con il rischio di una frattura insanabile per l’attuale esecutivo.
La casa è un argomento molto caro agli italiani. M anche a Confedilizia che ha accusato il governo di voler innalzare le tasse. In una situazione come quella odierna, bersagliare ancora la casa degli italiani, non è una scelta ottimale. Tuttavia il centro destra contiua la sua opposizione. Del resto da sempre, le tematiche legate alla casa, sono sempre stati i maggiori argomenti, anche in campagna elettorale.
Inoltre è stato bocciato anche l’emendamento sulla mappatura degli immobili ma non il catasto patrimoniale. Ecco le parole del presidente Giorgio Spaziani Testa: “Bocciato anche l’emendamento che scopriva il trucco, quello che prevedeva la mappatura degli immobili ma non il catasto patrimoniale. Il governo e parte della maggioranza vogliono più tasse sulla casa, il resto sono storie. Grazie a chi si è opposto. E a chi continuerà a opporsi“, ha commentato il presidente. Comprare casa rimane ad oggi il sogno degli italiani, ma c’è anche molta attesa per questa nuova riforma ed il mercato comincia a risentirne.
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