Acconto partita Iva: che cos’è, come si calcola e qual è il metodo più conveniente?

Che cos’è l’acconto delle partite Iva, come si calcola e quando si paga? A fine anno del 2021 era scaduto l’ultimo termine di versamento dell’acconto Iva relativo allo scorso anno. Il versamento è a carico dei lavoratori autonomi, delle ditte individuali e delle società, di persone e di capitali. È un adempimento obbligatorio al quale sono tenute tutte le partite Iva a eccezione di quelle ricadenti nel regime forfettario, e consiste in un acconto dell’Iva per le liquidazioni periodiche relative alla chiusura del mese o dell’ultimo trimestre dell’anno. Il pagamento può avvenire anche nel momento in cui si presenta la dichiarazione Iva annuale.

Come si calcola l’acconto Iva?

Per calcolare l’acconto Iva ci sono tre procedure. La prima rientra nel metodo storico, la seconda in quello analitico e l’ultima in quello previsionale. Le partite Iva obbligate all’acconto possono scegliere, di anno in anno, la procedura di calcolo da utilizzare. La procedura del metodo storico è quella più utilizzata e si basa sull’annualità precedente. Oppure, si può prendere in riferimento l’ultima liquidazione Iva effettuata, trimestrale o mensile.

Metodo storico per il calcolo dell’acconto Iva

Con il metodo storico di calcolo dell’acconto Iva si va a pagare l’88% del versamento fatto per la scadenza dell’ultimo trimestre o dell’ultimo mese dell’anno precedente. L’importo va preso al lordo dell’acconto dovuto per l’anno precedente. Pertanto, prendendo ad esempio l’ultimo versamento dell’anno, per chi versa mensilmente l’acconto Iva, la base di calcolo è la liquidazione periodica del mese di dicembre; per chi versa trimestralmente, la base di calcolo è la liquidazione dell’Iva relativa al 4° trimestre. Anche per la semplicità di calcolo, questo metodo risulta quello più utilizzato.

Base di calcolo dell’acconto Iva con il metodo storico

In altre parole, la base di calcolo per l’applicazione dell’88%, è corrispondente al debito di imposta risultante per:

  • i versamenti mensili dalla liquidazione periodica inerente il mese di dicembre dell’anno precedente;
  • per i soggetti trimestrali ordinari dalla dichiarazione annuale dell’Iva;
  • per i soggetti trimestrali “speciali” (ovvero i distributori di carburante, gli autotrasportatori, le imprese di somministrazione di energia, di gas, di acqua) alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente.

Metodo previsionale per calcolare l’acconto Iva: che cos’è?

Con il metodo di calcolo previsionale dell’acconto Iva si considera la stima delle operazioni passive e attive che si ritiene di dover effettuare entro la fine dell’anno. Anche per questa procedura la percentuale di acconto è corrispondente all’88% dell’Iva, sia per il versamento mensile che per quello trimestrale. In particolare:

  • per il mese di dicembre, per i contribuenti mensili;
  • nel momento della dichiarazione dei redditi, per i contribuenti trimestrali ordinari;
  • per il 4° trimestre per i soggetti trimestrali “speciali”.

Calcolo previsionale dell’acconto Iva, quando conviene utilizzarlo?

In confronto alla prima procedura di calcolo, con il metodo previsionale si formulano delle vere e proprie ipotesi circa l’andamento delle attività nell’ultimo scorcio dell’anno. Per molti lavoratori autonomi non sempre risulta facile fare delle previsioni, soprattutto nelle fasi di incertezza economica dettate da emergenze sanitarie e del caro energia. Questo metodo, inoltre, in caso di errore prevede delle sanzioni: per questo motivo non risulta molto utilizzato. Risulta particolarmente utilizzato solo se si ha la certezza di aver avuto un anno peggiore rispetto al precedente in termini di risultati economici.

Metodo analitico per il calcolo dell’acconto Iva: come si procede?

L’ultimo metodo per il calcolo dell’acconto Iva è quello analitico. Si calcola prendendo in considerazione le operazioni effettuate dal principio del mese o del trimestre fino (per il 2021) al 20 dicembre. Pertanto, pochi giorni prima della scadenza del versamento dell’acconto dell’Iva. L’acconto è corrispondente al 100% dell’importo risultante da una specifica liquidazione che tenga conto dell’Iva inerente le seguenti operazioni:

  • quelle iscritte nel registro delle fatture emesse (o nel registro dei corrispettivi) nel periodo 1°-20 dicembre (per i contribuenti mensili) o nel periodo 1° ottobre-20 dicembre (per i contribuenti trimestrali);
  • le operazioni già effettuate, ma non ancora fatturate o registrate, nel periodo dal 1° novembre al 20 dicembre;
  • quelle iscritte nel registro delle fatture degli acquisti nel periodo dal 1° al 20 dicembre (per i contribuenti mensili) o nel periodo dal 1° ottobre al 20 dicembre (per i contribuenti trimestrali).

Metodo analitico del calcolo dell’acconto Iva, quando conviene?

Il metodo di calcolo analitico dell’acconto Iva non produce errori di stima a differenza del metodo previsionale. Si tratta, pertanto, di una procedura sicura. È adottato soprattutto dalle partite Iva che hanno subito riduzioni del fatturato in confronto all’anno prima. Consente, quindi, di evitare di versare più di quanto dovuto mediante un calcolo che tiene conto dell’andamento reale dell’ultimo periodo.

Come si paga l’acconto Iva ed esenzione per le partite Iva a regime forfettario

Il pagamento dell’acconto Iva avviene mediante l’uso del modello F24. Si può pagare in modalità solo telematica mediante i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Per il calcolo di quanto dovuto si possono portare in compensazione eventuali contributi a disposizione o crediti di imposta. Non sono sottoposte al pagamento dell’acconto Iva le partite Iva:

  • a regime forfettario;
  • che abbiano effettuato esclusivamente operazioni esenti e non imponibili;
  • la cui cessazione dell’attività sia avvenuta entro il 30 novembre (per i versamenti mensili) o il 30 settembre (per quelli trimestrali);
  • con un credito Iva per le operazioni svolte nell’ultimo trimestre o mese del 2020;
  • le partite Iva che abbiano un importo dovuto a titolo di acconto non eccedente i 103,29 euro.