È in arrivo un nuovo decreto legge per il caro prezzi della benzina e dei costi relativi alle bollette di energia elettrica e gas. Tra venerdì 22 aprile e la prossima settimana, il provvedimento dovrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri. Sono quattro, in particolare, gli interventi attesi. Si va dal doppio intervento per il caro prezzi nelle opere pubbliche, allo sconto sulle accise della benzina (proroga), dall’ipotesi di rafforzare il credito di imposta per le imprese energivore e gasivore alla proroga del superbonus 110% per le villette.
Il nuovo provvedimento del governo dovrebbe adottare la proroga per gli sconti sulle accise della benzina fino a tutto giugno 2022. Nel contrasto al caro carburanti, si dovrebbe procedere con il prolungamento del taglio sui prezzi di 25 centesimi a litro, pari a 30,5 centesimi comprendendo l’Iva. L’attuale scadenza degli sconti per diesel e benzina è fissato al 2 maggio 2022.
Nel provvedimento del governo dovrebbe arrivare anche il rafforzamento del bonus che genera il credito di imposta per le imprese energivore e gasivore rientranti nel decreto legge numero 21 del 2022. Il decreto aveva già innalzato l’aliquota del credito di imposta di cinque punti percentuali. Dal 20% al 25% per i costi sostenuti per l’energia elettrica e dal 15% al 20% per le spese del gas. In merito ai bonus attesi dalle imprese, il governo starebbe lavorando a replicare le misure per il caro costi del precedente decreto.
In attesa di novità anche gli interventi rientranti nel superbonus 110% per le villette. Il governo potrebbe far rientrare nel provvedimento allo studio anche il prolungamento di tre mesi del bonus edilizio. Attualmente, per le villette la misura prevede la scadenza fissata al 30 giugno 2022. Con le novità in arrivo, i lavori rientranti nel superbonus 110% per la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica potrebbero avere scadenza al 30 settembre prossimo. Rimane invariato il tetto del 30% di stato di avanzamento dei lavori da realizzare entro la nuova data.
Per le imprese impegnate nelle opere pubbliche dovrebbe arrivare il provvedimento per contrastare il caro prezzi. Il governo sarebbe intenzionato a intervenire con due tipologie di interventi. Il primo è quello della compensazione dei costi extra registrati dalle imprese per gli appalti già aggiudicati. Si tratterebbe di riconoscere una percentuale sui costi aggiuntivi. Il secondo intervento contemplerebbe una sorta di “cuscinetto” per ammortizzare l’aumento dei costi sui prezziari da utilizzare per i nuovi appalti.
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