Collocamento mirato dei disabili: arrivano le nuove linee guida

In attuazione del decreto legislativo 151 del 2015, il 29 dicembre 2021 il ministro del Lavoro Orlando ha firmato il decreto contenente le nuove norme per la banca dati del collocamento mirato. Lo stesso è stato pubblicato l’11 febbraio 2022. Il giorno 16 marzo 2022 invece il Ministro Orlando con Ministra per le disabilità Erika Stefani hanno presentato le linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità . Siamo quindi a un passo dall’attuazione delle nuove regole che mirano ad agevolare l’inclusione sociale di persone con disabilità.

Cosa sono le linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità?

Le nuove norme sulla banca dati dei lavoratori disabili mirano a favorire l’incontro e l’offerta di lavoro e a fare il punto sulla situazione occupazionale dei disabili e sul mondo in cui le aziende adempiono agli obblighi previsti.

Si può trovare il relativo approfondimento nell’articolo: Collocamento obbligatorio dei disabili: entra in vigore la nuova banca dati.

Le linee guida adottate con provvedimento dell’11 marzo e presentate il 16 marzo 2022 sono uno strumento di indirizzo e coordinamento a livello nazionale in quanto offrono un quadro di riferimento per gli altri soggetti istituzionali chiamati a intervenire in questo delicato settore. Non si tratta di uno strumento in sostituzione della legislazione regionale, ma esclusivamente di un atto di indirizzo. L’obiettivo è favorire la creazione di condizioni simili su tutto il territorio nazionale attraverso un sistema di servizi fruibili da tutti e in grado di far fronte alle esigenze di imprese e disabili in applicazione dei principi di pari opportunità. In questo modo è possibile anche ridurre i divari territoriali che da sempre hanno rappresentato un problema per l’Italia. Inoltre mirano ad istituire un servizio di monitoraggio sui servizi offerti.

Come raggiungere gli obiettivi delle linee guida sul collocamento mirato?

Gli obiettivi previsti devono essere raggiunti tramite:

  • una migliore interazione e condivisione inter-istituzionale;
  • un quadro di riferimento unitario per quanto riguarda principi, interventi e metodologie;
  • una piattaforma accessibile e dinamica, di facile consultazione per i soggetti interessati;
  • adozione di processi innovativi volti a valutare l’impatto sul mondo della disabilità delle politiche poste in essere . La valutazione deve essere effettuata non considerando esclusivamente l’equità delle misure, ma anche la crescita economica determinata dalle politiche adottate.
  • Sarà importante anche curare campagne di informazione e comunicazione mirate volte a valorizzare la responsabilità sociale delle aziende coinvolte.
  • Le linee guida prevedono che ci sia un consolidamento dei meccanismi e della clausole premianti verso le imprese che collocano nel mondo del lavoro i disabili. Ricordiamo a tale proposito che, al fine di scongiurare il ricorso al contributo esonerativo che devono versare coloro che chiedono l’esonero dagli obblighi assunzionali, lo stesso per l’anno 2022 è stato aumentato.

Per maggiori informazioni e importi, leggi la guida: Assunzioni disabili: dal 2022 aumentano sanzioni per le aziende.

Collocamento mirato e la figura del Responsabile dell’inserimento lavorativo

Le linee guida per il collocamento mirato dei disabili puntano molto sulla figura del Responsabile dell’inserimento lavorativo, premiando le aziende che decidono di inserire tale figura nell’organico, oppure le piccole e medie imprese che ricorrono al Responsabile attraverso contratti di consulenza. Il responsabile dell’inserimento lavorativo ha un ruolo di mediazione e facilitazione dell’inserimento stesso, interviene nel momento dell’ingresso del lavoratore in azienda e nella gestione dell’ambiente di lavoro.

Come sottolineato già in precedenza, le linee guida rappresentano un documento di indirizzo e coinvolgendo diverse istituzioni necessitano anche della organizzazione di tavoli tecnici che mirano ad adottare provvedimenti specifici e a modificare la disciplina laddove necessario.

Progetti personalizzati in ottica bio-psico-sociale

Le linee guida sottolineano che vi deve essere una preferenza per progetti personalizzati volti all’integrazione delle persone con disabilità. Inoltre è necessario creare una rete integrata di servizi che consenta la continuità nell’accompagnamento del disabile nelle varie fasi. La rete integrata riguarda i servizi sanitari, servizi sociali, servizi che si occupano di istruzione e formazione.

L’obiettivo è una presa in carico totale della persona da collocare attraverso schede personali che identifichino non solo i limiti derivanti dalla disabilità, ma anche i punti di forza. Il profilo di occupabilità deve essere rivisto ogni 6 mesi e di conseguenza la scheda deve essere aggiornata, oppure deve essere rivisto quando si presentino fatti che vadano a incidere sulle condizioni personali, ambientali/relazionali e occupazionali.

Gli operatori che si occupano del collocamento mirato dei disabili devono essere sottoposti a piani di formazione specifici. Tale formazione è importante anche perché le linee guida prevedono che la scheda compilata dal comitato tecnico debba avere una valutazione in ottica bio-psico-sociale.

Nadia Pascale

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