Scattano dal 30 giugno 2022 le sanzioni per chi non accetta il pagamento con il POS. Ecco a quanto ammontano e perché questa improvvisa accelerazione.
Nel 2013, con entrata in vigore posticipata a giugno 2014, in Italia è stato inserito l’obbligo di accettare pagamenti con il POS, quindi con moneta elettronica. Nel tempo la disciplina è mutata più volte ad esempio inizialmente la soglia minima entro la quale non vi era obbligo di accettare il pagamento con carta era di 30 euro. Poi fu abbassata a 5 euro, infine, la soglia è stata eliminata.
La ratio dell’obbligo di accettare pagamenti con il POS è rappresentata dal fatto che si tratta di uno strumento che consente una migliore tracciabilità dei pagamenti e riduce quindi l’evasione fiscale, problema che da sempre attanaglia l’Italia.
Nel tempo il legislatore ha previsto diverse forme di incentivo per far in modo che gli italiani preferissero i pagamenti elettronici, dalle detrazioni ammesse solo se eseguite con strumenti tracciabili, alle lotterie degli scontrini. Evidentemente queste misure non hanno sortito gli effetti sperati. La normativa infatti prevedeva l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti con il POS, ma nessuna multa.
In realtà le sanzioni sono state inserite dall’articolo 23 del Decreto Legge 124 del 2019, con entrata in vigore nel primo luglio 2022, le proteste dei commercianti hanno però portato più volte a rimandare. Le multe sono state poi posticipate a gennaio 2023. C’è stata però una decisa accelerazione con il decreto PNRR, infatti le multe per coloro che rifiutano i pagamento con il POS sono state anticipate al 30 giugno 2022. Manca quindi poco.
Il provvedimento è contenuto nel decreto del Consiglio dei Ministri e prevede una doppia sanzione per il commerciante:
La finalità è abbattere l’evasione fiscale e riuscire a raggiungere i 45 obiettivi previsti dal PNRR.
L’obbligo di accettare pagamenti con il POS è previsto in capo a tutti gli esercenti, ad esempio tabaccherie, ristoranti, pizzerie, il classico alimentari, il negozio di abbigliamento. L’obbligo è esteso anche i venditori ambulanti, tassisti e conducenti NCC che devono quindi dotarsi di idonee tecnologie per la connessione alla rete. La normativa prevede l’obbligo di accettare pagamenti anche attraverso sistemi elettronici evoluti, ad esempio con smartwatch e smartphone.
La multa parte dalla segnalazione effettuata dall’acquirente/cliente a fronte del rifiuto di pagamento. Naturalmente anche ora si stanno sollevando le proteste dei commercianti che di fatto lamentano i costi connessi ai pagamenti ricevuti tramite POS.
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