Per gli agricoltori l’esenzione Irpef come spiegata dall’Agenzia delle Entrate

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Non è un anno bianco ma poco ci manca per gli agricoltori. Infatti per questa particolare categoria è in vigore l’esonero totale dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche, cioè sull’Irpef. E non è una cosa di poco conto questa. Ecco cosa il governo ha deciso per dare una concreta mano al settore, mai come adesso in seria difficoltà.

Agricoltura e Irpef, agevolazione non indifferente

Fino al 31 dicembre 2022 niente Irpef per gli imprenditori del settore agricolo. È quanto ha deciso il governo nella sua ultima legge di Bilancio. Lo stop alla principale imposta sui redditi delle persone fisiche è una cosa molto importante. Una agevolazione fiscale non certo secondaria. La manovra finanziaria 2022 non ha fatto altro che allargare all’intero anno 2022 l’agevolazione nata nel 2017 e protratta fino al 2021 in questo settore particolarissimo. Una esenzione ai fini Irpef di rilevante importanza dal momento che è totale, cioè riguarda i redditi agrari e dominicali. L’agevolazione vale per tutti questi redditi sui terreni agricoli sia dei coltivatori diretti che degli imprenditori agricoli professionali, purché iscritti nella previdenza agricola obbligatoria.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’agevolazione è generalizzata, e riguarda tutti gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti, ma soprattutto, è generalizzata perché vale su tutta la dote di terreni posseduti e condotti compreso i terreni che l’imprenditore ha preso in affitto. In questo caso però l’agevolazione riguarda solo il reddito agrario e non il dominicale. Si tratta del reddito originato dalla remunerazione dell’esercizio dell’attività agricola. Una precisazione delle Entrate, resasi necessaria per fugare i dubbi riguardo l’agevolazione.
Ricapitolando, come anche l’Agenzia delle Entrate specifica, per l’intero anno 2022 questi redditi non finiscono con l’incidere sul reddito imponibile su cui si calcola l’Imposta sul reddito delle persone fisiche. Va ricordato infatti che come prevede il decreto legislativo n° 99 del 2004, specificatamente l’articolo n° 1, anche questo genere di beni concorrono alla base imponibile su cui, in base all’aliquota di riferimento per lo scaglione assegnato, si calcola il corrispettivo da versare.

La distinzione tra reddito dominicale e reddito agrario in sintesi

La distinzione netta tra reddito dominicale ed agrario è alla base di questi chiarimenti. I redditi dominicali sono quelli che vengono attribuiti o al proprietario del terreno stesso, o a chi ha un altro diritto di godimento sul terreno stesso. Il reddito agrario invece riguarda chi sul terreno ci lavora, cioè chi lo a prescindere dal fatto che sia il proprietario del terreno o il titolare di un diritto reale di godimento.

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Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.