Prezzo calmierato tamponi rapidi stop dal 1° aprile. Quanto costeranno?

conversione decreto riaperture

Per le tasche degli italiani questo non è un periodo molto propizio a causa dell’inflazione galoppante e dal primo aprile un’importante novità potrebbe portare nuovi disagi. Con la fine dello stato di emergenza, cessa anche il prezzo calmierato per i tamponi rapidi e mascherine FFP2.

Fine dello stato di emergenza e dei prezzi calmierati per i tamponi rapidi

Con la fine dello stato di emergenza si passa a una nuova fase che può essere definita “di convivenza” con il covid. Sono cadute in questi giorni molte restrizioni e da primo maggio molto probabilmente cesserà anche l’obbligo di mascherina al chiuso, ma per ora resta anche se si tratta di quella chirurgica e non più la FFP2. Tra le norme cadute vi sono anche i prezzi calmierati per i tamponi e le mascherine FFP2.

I prezzi fissati per i tamponi antigenici erano di 8 euro per ragazzi tra i 12 e i 18 anni di età, mentre per i maggiorenni il prezzo previsto era di 15 euro. La mascherina FFP2 invece aveva il prezzo massimo di 0,75 centesimi. Ora con la fine dei prezzi calmierati cosa succede?

Il prezzo calmierato a 8 euro per i ragazzi di età compresa tra 12 e 18 anni era il frutto di un protocollo di intesa firmato dal commissario Figliuolo e Federfarma. I sette euro di differenza tra il prezzo normalmente applicato e quello calmierato era rimborsato dallo Stato tramite la struttura commissariale che è venuta anch’essa meno con la fine dello stato di emergenza. Attualmente quindi il prezzo del tamponi è libero e le farmacie possono seguire le indicazioni di Federfarma e somministrarli a 15 euro.

Vuol dire che le farmacie potranno cominciare a effettuare il tampone antigenico a un unico prezzo, lo stesso però non è fisso, quindi gli italiani potrebbero spendere 15 euro, ma anche di più, molto dipenderà dalla politica adottata dal soggetto presso cui ci ci recherà per sottoporsi al tampone.

Contagi in aumento con costi per gli italiani in aumento

Ricordiamo che attualmente la variante Omicron 2 è comunque molto diffusa e in alcune regioni, ad esempio la Campania, i contagi stanno aumentando. Il green pass base, cioè ottenuto con un esito negativo di un tampone è ancora obbligatorio a lavoro, nei ristoranti, al chiuso, su treni e aerei.

Per quanto riguarda le mascherine FFP2, cessa anche per loro il prezzo calmierato, ma attualmente si trovano in commercio anche a un prezzo inferiore a 0,75 centesimi e quindi non vi dovrebbero essere particolari problemi con i prezzi.

Ricordiamo infine che è già stato reso noto che in questi giorni partiranno un totale di 2 milioni di multe per gli ultra cinquantenni con vaccinati.

Sicuramente lo stop ai prezzi calmierati per i tamponi rapidi e le mascherine rappresenta una maggiore difficoltà per gli italiani, ma gli stessi possono essere portati in detrazione. Per saperne di più leggi gli approfondimenti:

Detrazione mascherine: le modalità operative indicate dal MEF

Detrazione mascherine e tamponi in dichiarazione dei redditi: le novità

Chi invece ha subito danni da vaccino può chiedere un indennizzo. Ecco cosa c’è da sapere nell’articolo: La guida alla richiesta di indennizzo per danni da vaccino