Per poter generare una fattura elettronica quali sono i formati previsti in Italia dal Fisco? Al riguardo la risposta è presto detta. In quanto, all’occorrenza, i formati che si possono utilizzare, ai fini della generazione e della predisposizione di una e-fattura, sono tre.
Ovverosia, la fattura elettronica ordinaria, la fattura elettronica semplificata e la fattura PA, ovverosia quella verso le amministrazioni pubbliche. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le caratteristiche per questi tre formati di fattura elettronica.
Dei tre formati di e-fattura, quella elettronica ordinaria è la più utilizzata ed è anche la più complessa per quel che riguarda la compilazione. In quanto occorre inserire più dati rispetto alla fattura elettronica semplificata per la quale, invece, molte informazioni possono essere omesse in quanto sono opzionali e quindi facoltative.
Per esempio, rispetto alla fattura elettronica ordinaria, in quella semplificata non è necessario indicare i dati anagrafici del cliente. In quanto basta il codice fiscale o la partita IVA. Così come con la fattura elettronica semplificata è opzionale pure l’indicazione della quantità, della natura e della qualità dei beni o dei servizi che sono stati ceduti.
La fattura elettronica semplificata rispetto a quella ordinaria è in genere ideale per i piccoli imprenditori e per le piccole partite IVA. Per esempio, per i piccoli negozi di vendita al dettaglio, ma anche per le micro e per le piccole imprese operanti nel settore dei servizi.
La fattura elettronica ordinaria, invece, è obbligatoria sempre e comunque quando la transazione è legata ad una cessione intracomunitaria. In tal caso, infatti, la fattura elettronica semplificata non può essere utilizzata.
Fattura PA, tra i tre formati di e-fattura utilizzabili, è invece la fattura elettronica da predisporre verso le pubbliche amministrazioni. L’obbligo di fattura elettronica verso la PA riguarda tra l’altro tutti i titolari di partita IVA. E quindi pure per tutti i contribuenti che operano in regime fiscale agevolato come quello del forfettario.
I tre formati di fattura elettronica, dalla e-fattura ordinaria a quella semplificata, e passando per l’e-fattura verso la PA, si possono generare, trasmettere al Sistema di Interscambio (SdI) e conservare utilizzando, con accesso tramite credenziali, il portale ‘Fatture e Corrispettivi’ dell’Agenzia delle Entrate.
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