Ultimo mese per la cessione dei crediti di imposta delle spese sostenute nel 2021 per lavori effettuati con i bonus edilizi, dal 50% delle ristrutturazioni al superbonus 110%. Tuttavia la procedura non è esente da ostacoli. Per i beneficiari dei bonus edilizi, infatti, non sarà facile arrivare a monetizzare la detrazione fiscale accumulata mediante la cessione del credito. E i problemi potrebbero riflettersi anche alla circolazione della moneta fiscale per le spese pagate nel 2022.
Infatti, le normative che si sono succedute sulla cessione dei crediti di imposta sui lavori in superbonus 110% o rientranti negli altri bonus edili sono state addirittura quattro negli ultimi mesi. Le variazioni normative hanno interessato anche l’altra opzione, ovvero lo sconto in fattura. Le restrizioni alla circolarità della moneta fiscale delle detrazioni, i visti di conformità e le asseverazioni di congruità delle spese dei bonus edilizi sono cambiate dal decreto legge “Antifrodi” entrato in vigore il 12 novembre 2021 alla conversione del decreto legge Sostegni ter.
Le restrizioni normative hanno prodotto un mercato meno generoso per la cessione del credito di imposta dei bonus edilizi e per la circolazione della moneta fiscale. Chi compra il credito di imposta si mostra più cauto rispetto a qualche mese fa. Soprattutto per le varie truffe che si sono succedute negli ultimi tempi. Anche Poste Italiane richiede maggiori garanzie e documenti nell’acquisire i crediti di imposta. Inoltre, la nuova normativa prevede un limite numerico alle cessioni dei crediti di imposta. Dal 17 febbraio scorso, infatti, è possibile una prima cessione verso qualsiasi soggetto. La seconda e la terza e ultima cessione possono essere fatte solo a soggetti controllati come banche e altri intermediari finanziari abilitati.
Il mercato della cessione dei crediti, inoltre, rischia di ingolfarsi nel corso dell’anno per i numerosi cespiti che possono dar luogo alla circolazione della moneta fiscale. Non solo i bonus edilizi e il superbonus sono infatti oggetto di cessione. Anche i crediti di imposta che matureranno le imprese per l’acquisto del gas e per il pagamento dell’energia elettrica godono della stessa procedura di circolazione. E il plafond potrebbe esaurirsi.
In ogni caso, la scadenza del 29 aprile 2022 si avvicina. Entro tale data si dovrà procedere con la comunicazione all’Agenzia delle entrate della scelta dell’opzione della cessione del credito di imposta o dello sconto in fattura per interventi in superbonus 110% o relativi ad altri bonus edilizi per spese sostenute nel 2021. La scadenza è stata spostata dal 7 aprile prossimo. Entro la stessa data di fine mese potranno essere comunicate anche le rate residue e non utilizzate per la detrazione relative alle spese sostenute nel 2020.
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