Transazioni Pos e scontrini: il nuovo sistema di lotta all’evasione fiscale

transazioni POS

Negli ultimi anni la lotta all’evasione fiscale sta diventando sempre più aspra. E’ di soli pochi giorni fa la notizia che sono anticipate le sanzioni previste a carico dei commercianti che non accettano il pagamento con il POS e ora un’altra notizia mette in allarme i commercianti. I dati delle transazioni POS saranno tutti comunicati all’Agenzia delle Entrate e incrociati con gli scontrini emessi, ma cosa comporta ciò?

Transazioni POS e scontrini: cosa cambia per i commercianti?

Vi sono dei commercianti che al momento di accettare il pagamento con il POS decidono di non tramutare la transazione effettuata in scontrino fiscale. Tale pratica viene comunemente denominata “pre-conto”. Questo vuol dire che il pagamento va a buon fine e i soldi arrivano nel conto, ma di fatto vi è comunque evasione perché non si emette lo scontrino, cioè l’equivalente della fattura fiscale. Sono così sottratte delle entrate dai redditi prodotti con contestuale evasione delle imposte che devono essere versate.

D’ora in poi questo meccanismo non potrà più essere attuato, o meglio non potrà essere attuato in modo fruttuoso. Con le nuove norme tutti i dati relativi alle transazioni effettuate sui POS saranno dirottati direttamente all’Agenzia delle Entrate che provvederà a incrociare i dati con gli scontrini e le fatture emesse da tutte le tipologie di attività commerciali.

Nel momento in cui dovessero emergere delle difformità tra le entrate determinate in base ai movimenti dal POS e le entrate dichiarate attraverso gli scontrini, non solo il contribuente dovrà versare le maggiori tasse, ma saranno comminate anche delle multe. Ricordiamo che ora i registratori di cassa sono tutti connessi all’Agenzia delle Entrate

Inasprimento della lotta all’evasione fiscale

Il sistema consente non solo di tracciare i movimenti quindi dell’acquirente, che dovrà avere una capacità di spesa comunque inferiore rispetto alle entrate dichiarate, ma anche di tracciare in modo capillare le entrate del venditore.

Le nuove norme sono contenute all’interno del decreto Pnrr2 che quindi pone una decisa accelerazione nella lotta all’evasione fiscale. Ricordiamo che per coloro che non accettano i pagamenti con il POS vi è una sanzione pari a 30 euro a cui si aggiunge il 4% dell’importo della transazione.

Per avere maggiori informazioni sulla nuova disciplina delle sanzioni, leggi l’articolo: Pagamento con POS a giugno partono le sanzioni per i commercianti