Il Consiglio dei Ministri in data 31 marzo 2022 ha approvato lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva 2019/1152 dell’Unione Europea che impone maggiore trasparenza sulle condizioni di lavoro e amplia la tutela dei lavoratori. Nauralmente saranno le imprese a doversi adeguare alle nuove disposizioni e predisporre contratti che rispettino i nuovi standard di trasparenza.
Il 31 marzo per il mondo del lavoro è stata una data importante infatti il Consiglio dei Ministri si è occupato sia della Direttiva 2019/1152 sia della Direttiva 2019/1158. Della prima ci occuperemo ora, mentre della seconda che mira a favorire la conciliazione dei ruoli in famiglia e sul lavoro ci siamo già occupati e rimandiamo all’approfondimento:
Smart working e conciliazione lavoro-famiglia: le nuove regole
Ritornando alla Direttiva 2019/1152 la stessa prevede che il contratto di lavoro sia improntato a una maggiore trasparenza. In base al dettato della direttiva, gli Stati Membri devono provvedere all’attuazione della stessa entro il 1° agosto 2022 mancano quindi pochi mesi.
La stessa prevede informazioni minime da inserire all’interno del contratto, tra queste oltre alla generalità del lavoratore è necessario indicare:
In caso di eventuali modifiche del rapporto di lavoro, ad esempio cambio mansioni o orario, la modifica deve essere concordata in forma di documento scritto nel più breve termine possibile e massimo entro il primo giorno in cui viene applicata la modifica contrattuale.
Con l’entrata in vigore della nuova disciplina dettata dalla direttiva 2019/1152 sarà necessario anche introdurre nuove regole minime, previste nel capo III, articoli 8-14. Questi prevedono tutele dei lavoratori minime:
Nel recepimento della direttiva l’Italia ha preferito ampliare la tutela dei lavoratori minima, infatti è previsto che ci siano maggiori obblighi informativi del datore di lavoro verso i dipendenti e che tali obblighi informativi siano estesi anche ai contratti non standard, ad esempio i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, prestazioni occasionali e collaborazioni continuative organizzate dal committente anche tramite piattaforme web.
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