Le liquidazioni periodiche IVA, LIPE, sono un impegno importante per tutti i titolari di partita IVA, nel 2022 non cambiano le scadenze, ma vi sono novità per quanto riguarda le precompilate.
A far data dal 01/01/2017 è entrata in vigore la disciplina delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA prevista dal decreto legge 78 del 2010. Prima dell’entrata in vigore di tale norma il Fisco era a conoscenza di tali dati solo attraverso la dichiarazione annuale. Ora ci sono le comunicazioni trimestrali e la successiva dichiarazione IVA annuale che può essere considerata riepilogativa. Per l’Agenzia delle Entrate questa novità porta ad una facilitazione nel controllo dei flussi dei dati. Per il contribuente si tratta di un ulteriore adempimento che espone a sanzioni in caso di mancato adeguamento.
Le comunicazioni Lipe 2022 sono 4:
Per trasmettere la comunicazione trimestrale è necessario in primo luogo predisporla, per farlo è possibile utilizzare uno dei software gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure si possono utilizzare altri software disponibili, solitamente ceduti dietro pagamento. I software devono comunque rispettare le specifiche tecniche indicate dall’Agenzia delle Entrate per la corretta comunicazione. In particolare il file deve essere predisposto in formato xml. Deve contenere:
Nel caso in cui sia utilizzato un software diverso rispetto a quello predisposto dall’Agenzia delle Entrate è necessario effettuare il controllo sulla correttezza dei dati attraverso l’uso della funzione specifica presente nel portale dell’Agenzia delle Entrate, deve essere sottolineato che questo controllo è in grado di rilevare esclusivamente errori materiali. Sulla comunicazione dati deve quindi essere apposta la firma digitale e quindi si può procedere all’invio.
Nel caso in cui il contribuente abbia dei crediti Iva da riscuotere ci sono due opzioni, utilizzare il modello F24 per la compensazione, oppure procedere al recupero direttamente attraverso la comunicazione LIPE, in questo caso utilizzando all’interno del modello il rigo VP9.
Puoi trovare il modello Lipe 2022 nel link IVA periodica_2022
L’Agenzia delle Entrate con il Comunicato Stampa del 13 settembre 2021 ha previsto l’avvio del progetto della pre-compilata LIPE. Per gli anni 2021 e 2022 si tratta di una misura sperimentale che coinvolge circa 2 milioni di contribuenti. Dalla sperimentazione sono esclusi i soggetti che operano in determinate categorie, cioè editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio . Coloro che non rientrano in tali categorie escluse e che accedendo all’area personale non trovano il modello pre-compilato possono chiedere di essere inseriti.
In base al Comunicato dell’Agenzia delle Entrate emerge la predisposizione di bozze di registri mensili in cui confluiscono i dati raccolti attraverso la fatturazione elettronica e attraverso la comunicazione delle operazioni transfrontaliere. Le bozze sono mensili e possono essere controllate dal contribuente dal primo giorno del mese in lavorazione fino al mese successivo al trimestre di riferimento. Nel caso in cui noti errori nei dati, può comunque modificarli o integrarli.
A questo punto al contribuente non resta che convalidare i dati nei vari trimestri. Il sistema prevede anche che le bozze della dichiarazione LIPE pre-compilata possano essere esportate in modello xml, in questo modo è possibile importarle nei propri applicativi, se viene usato un software diverso rispetto a quello dell’Agenzia delle Entrate, e confrontare i propri dati con quelli detenuti dall’Agenzia delle Entrate.
Deve essere sottolineato che i contribuenti che tutti i trimestri convalidano i registri IVA, a partire dal 2023 potranno godere di un’ulteriore semplificazione, infatti per loro ci sarà anche la dichiarazione IVA pre-compilata.
L’obiettivo delle varie semplificazioni che l’Agenzia delle Entrate sta apportando è rendere il contribuente sempre più autonomo nella gestione dei rapporti con il Fisco e di conseguenza ridurre i costi di gestione delle attività di impresa. Naturalmente non è secondario l’obiettivo della lotta all’evasione.
Ricordiamo che per poter accedere autonomamente al portale “fatture e corrispettivi” è necessario autenticarsi con CIE, SPID, CNS oppure con le credenziali Entratel o Fisconline.
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