La corsa dei prezzi inarrestabile, soprattutto delle materie prime. Nel frattempo pronto un nuovo pacchetto aiuti, ecco di cosa si stratta.
Il fine settimana è spesso dedicato a fare la spesa. Ma per molte famiglie ci sarà ancora un amaro in bocca, visto che la corsa dei prezzi è ancora inarrestabile. Se da una parte il prezzo della benzina sembra essere calmierata, grazie agli interventi sulle accise, dall’altro riempire il carrello sta diventando sempre più difficile. E i volantini con i prodotti in promozione, sono sempre più presi d’assalto, all’interno dei supermercati. Almeno così si tenta di portare a casa la spesa per tutta la famiglia
Tuttavia l‘inflazione è aumentata di +6.2% ad aprile, rispetto a +6,5% di marzo 2022. E questo si riflette proprio sui prodotti alimentari, cura della persona e della casa. Gli aumenti sono sempre più sottolineati dalla associazioni di consumatori che attestano una situazione sempre più preoccupante. Anche perché non sempre sono giustificati, ma in che senso?
Sembra che la corsa dei prezzi inarrestabile non è sempre giustificabile. Infatti il conflitto tra Russia ed Ucraina ha squilibrato il mercato del grano tenero. Mentre l’aumento del prezzo del grano duro, per fare la pasta, non ha giustificazioni. Visto che entrambi i Paesi soddisfano solo il 2% della domanda mondiale. Eppure i prezzi continuano a salire e la pasta è l’elemento base, soprattutto dell’alimentazione degli italiani.
Tuttavia anche il PIL registra valori negativi e cioè -0.2% nel primo trimestre del 2022. A dire il vero dovrebbe essere una notizia positiva, visto che secondo il documento di economia e finanze, il valore del Pil avrebbe dovuto essere -0.5%. Una previsione meno negativa di quello che ci si aspettava, ma del resto orami non è più facile programmare nulla in economia.
Nel frattempo il Governo è al lavoro sul nuovo pacchetti aiuti. Questo dovrebbe contenere sia il decreto energia che nuovi aiuti per i dipendenti che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro. Anche la Banca d’Italia dice la sua, consigliando al governo di non aumentare la quota del debito. Anche perché secondo l’istituto bancario, sono sempre più le famiglie in difficoltà.
In realtà occorre anche un pacchetto di aiuti per le imprese che devono fare i conti negli aumenti di gas ed energia. In difficoltà anche le imprese edili, che registrano aumenti anche nel cemento, calcestruzzo ed altri materiali utili per le costruzioni. Ma nel nuovo decreto aiuti ci si aspetta interventi sulle bollette, con le misure anti-aumenti prorogate anche nel terzo trimestre; sulla benzina, con il taglio delle accise fino alla fine di giugno, esteso anche al metano.
Nel frattempo si punta anche alle energie alternative, almeno è quanto dichiarato dal Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. Ma forse le imprese vanno anche sostenute proprio per mettere in sicurezza i posti di lavoro, che sono la base su cui si reggono le famiglie. Anche perché se non si proteggono i lavoratori, si rischia davvero di trovarci in una situazione economica difficile.
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