Partite Iva a liberi professionisti iscritti a una Cassa professionale possono accedere a tutta una serie di agevolazioni e contributi a fondo perduto per rinnovare la dotazione hardware e software. Spettano, infatti, ai lavoratori autonomi incentivi e aiuti a fondo perduto per acquistare personal computer, stampanti e servizi informatici come, ad esempio, cloud. Ma non mancano gli incentivi per il sostegno dell’attività professionale, soprattutto per i più giovani. Tra gli effetti dovuti alla crisi per l’emergenza della pandemia di Covid-19, si è registrata la crescente domanda dei contributi richiesti da commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, ingegneri e architetti. Le istanze sono state più di 26 mila negli ultimi due anni. Sono numerosi i bandi ancora aperti per richiedere ancora le agevolazioni e gli incentivi a fondo perduto.
Sono varie le possibilità per i liberi professionisti di richiedere i contributi a fondo perduto e le agevolazioni per acquistare software e hardware. Con i contributi spettanti si possono acquistare anche tablet e servizi per effettuare le videoconferenze, strumenti per la connessione a internet e servizi cloud. Tra gli incentivi, particolarmente consigliati sono quelli messi a disposizione dalle Casse professionali. D’altra parte, i lunghi periodi di chiusura delle attività per la pandemia hanno fatto scoprire anche ai professionisti, oltre che ai lavoratori dipendenti, le nuove opzioni di svolgimento del lavoro da remoto. Anche i liberi professionisti si stanno adeguando al lavoro a distanza, con l’adozione di formule di prestazioni lavorative sempre più “smart”. Tutto ciò non ha fatto altro che far aumentare la necessità di acquistare gli opportuni hardware e sistemi informatici. Per chi volesse richiedere i contributi, risultano tuttora aperti vari bandi con i quali finanziare almeno parte della spesa per l’aggiornamento di hardware e software dello studio.
Entro il 15 giugno 2022 gli avvocati iscritti alla Cassa forense potranno richiedere i contributi a fondo perduto per l’acquisto di strumenti informatici. Il bando prevede il rimborso del 50% delle spese, escludendo l’Iva. Con gli incentivi si possono acquistare:
La domanda degli incentivi e dei contributi a fondo perduto può essere presentata dagli avvocati della Cassa forense entro il 15 giugno 2022. Le spese devono essere state sostenute a partire dal 1° gennaio 2021 fino al 15 marzo 2022. Il tetto minimo dell’incentivo che si può ottenere è pari a 300 euro; si può arrivare al massimo fino a 1.500 euro. Il bando ha visto la partecipazione compatta da parte degli avvocati. È pervenuta alla Cassa forense un numero di domande pari a:
Inoltre, la Cassa degli avvocati propone ai giovani fino ai 34 anni di età, incentivi per abbattere gli interessi passivi sulle spese inerenti l’avvio dell’attività.
Fino al 15 marzo scorso i commercialisti iscritti alla Cassa professionale potevano richiedere gli incentivi a fondo perduto per la digitalizzazione. Il bando era aperto non solo ai giovani, ma a tutti gli aderenti, data la situazione di crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Dal 2020 a inizio del 2022, le domande accolte per i contributi per software, hardware, programmi informatici e mobili da ufficio, sono state 1.360 per un totale di 2,4 milioni di euro di incentivi erogati.
Sono quattro le nuove iniziative dalla Cassa commercialisti per il supporto alla professione. Rientrano tra gli aiuti le misure volte ad aggregare i professionisti, l’acquisto di beni strumentali, i finanziamenti e la formazione. L’obiettivo dei finanziamenti è quello di supportare la crescita professionale degli iscritti. Nel dettaglio, i nuovi bandi per il 2022 sono:
Per tutto l’anno in corso, i consulenti del lavoro potranno chiedere, alla propria Cassa professionale di appartenenza, gli incentivi per acquistare beni strumentali. Tra i costi ammissibili rientrano anche il materiale e i programmi informatici. Il tetto massimo di spesa è pari a 30.000 euro per una spesa minima di 5 mila euro. Anche gli interessi sono finanziati dalla Cassa professionale.
Risulta aperto da poche settimane il bando a sostegno degli architetti e degli ingegneri per acquistare, in conto impianti, i beni per il potenziamento dello studio. Rientrano tra le spese ammissibili ai fini dell’ottenimento dei contributi a fondo perduto, anche i beni informatici e la relativa dotazione tecnica. L’erogazione dei contributi avviene attraverso prestiti d’onore per i lavoratori autonomi iscritti alla Cassa professionale di età non superiore ai 34 anni oppure con figli entro i 16 anni non ancora compiuti. Si possono richiedere finanziamenti via web in conto interessi.
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