Quali sono le date per ottenere il rimborso o versare le trattenute del modello 730 precompilato di dichiarazione dei redditi del 2022? A partire dal 23 maggio scorso, i contribuenti possono visualizzare nella propria area personale del portale dell’Agenzia delle entrate, il modello 730 precompilato. Se non vi sono rettifiche e correzioni da apportare, il modello può essere accettato così com’è e inviato all’Agenzia delle entrate per la dichiarazione dei redditi. Vi sono date e scadenze da rispettare sia per quanto riguarda la presentazione del modello, sia per la liquidazione del 730 de 2022. Si tratta, essenzialmente delle tappe a partire dalle quali i contribuenti potranno ricevere il rimborso nel caso di dichiarazione dei redditi positiva, o iniziare a versare le trattenute per la dichiarazione a debito.
Le scadenze per presentare il 730 precompilato all’Agenzia delle entrate sono i seguenti:
Nel prossimo luglio, il lavoratore alle dipendenze riceve lo stipendio con il rimborso o con le trattenute nel caso in cui debba delle somme al Fisco. Nel caso in cui rateizzi il versamento del saldo e degli acconti, a luglio viene versata la prima rata. Le altre rate verranno versate nei mesi a seguire. Per la rateizzazione le somme sono aumentate del tasso di interesse pari allo 0,33%. Per i pensionati tale meccanismo parte dal mese di agosto o di settembre ed è visualizzabile sul cedolino del trattamento previdenziale.
Il sostituto di imposta, per il mese di luglio, versa il rimborso oppure trattiene l’importo dovuto per le imposte. Pertanto, a luglio trattiene la prima rata consistente nel saldo e nell’eventuale acconto. Nei mesi successivi trattiene le altre rate maggiorate del tasso di interesse pari allo 0,33%.
Nel caso in cui la retribuzione non sia sufficiente per il versamento delle imposte (anche per le eventuali rate con gli interessi), la quota residua verrà versata con le retribuzioni dei mesi susseguenti. Il tasso di interesse, in questo caso, è pari allo 0,4%. È, dunque, il sostituto di imposta a trattenere la parte residua delle imposte non coperte dalla retribuzione mensile e versata tramite le retribuzioni dei mesi susseguenti.
A ottobre sono previste altre scadenze relative alla dichiarazione dei redditi 2022. Infatti, entro il 10 ottobre prossimo, il contribuente può comunicare al sostituto di imposta di non voler versare il 2° acconto dell’Irpef (oppure l’unico acconto). Può anche comunicare di volerlo fare in una quota inferiore rispetto a quanto indicato nel modello 730-3. Entro il 25 ottobre, poi, il contribuente può presentare il modello 730 integrativo. La presentazione può avvenire tramite il Caf oppure attraverso altri intermediari abilitati come consulenti del lavoro o commercialisti.
Il contribuente, entro la scadenza del 10 novembre prossimo, riceve dal Caf o dal commercialista la copia del modello 730 integrativo. Oltre alla copia, al contribuente va anche il prospetto di liquidazione. Nel cedolino di busta paga del mese di novembre, al contribuente vengono trattenute gli importi dovuti a titolo di acconto Irpef. Nel caso in cui la retribuzione è insufficiente a pagare le imposte dovute, la quota residua verrà versata con la retribuzione del mese di dicembre. In tal caso, sul pagamento sono applicati gli interessi dello 0,4%.
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