Mutui maggio 2022, il tasso di interesse supera il 2%, e non è detto che finisca così la sua salita. Ecco tutti i motivi dell’incremento.
La situazione economica legata ai tassi di mutuo per chi vuole comprare casa, ha dell’incredibile. Infatti nel giro di pochi mesi i tassi di interesse fissi sono passai dall’1% al 2%, con una velocità impressionante. Basti pensare ad una giovane coppia che si reca in banca per fare una consulenza di mutuo e capire, in base alle loro disponibilità, la cifra massima richiedibile. Nella simulazione il tasso è pari all’1%.
La coppia trova la casa dei sogni, e si reca di nuovo dal consulente per richiedere il mutuo. Ed arriva la sorpresa, il tasso di interesse è raddoppiato. Passando così al 2% fisso. Quindi c’è da chiedersi cosa sia successo? Ecco tutti i motivi che stanno portando a questo quadro di incertezza e difficoltà a livello mondiale. L’inflazione europea a livelli record (7,5%) in aprile, e i mercati in una fase di decisa correzione e volatilità, sono tra i motivi.
Il conflitto Russia e Ucraina sta avendo effetti negativi sui mercati di borsa e monetari. Tra gli effetti l’aumento dei prodotti di materie prime come il grano per la produzione di pasta e biscotti. Ma anche aumento del prezzo di benzina e diesel, con la conseguente decisione italiana di eleminare le accise, almeno fino a prima dell’estate. Anche il prezzo del gas è volato al rialzo, ed il governo italiano sta cercando di concludere accordi con altri paesi, per eliminare la sua dipendenza del gas russo.
La Banca centrale europea dichiara un rialzo, dei tassi di interesse, pari all’1,47% sui nuovi mutui a marzo 2022. In Italia, i due mesi di conflitto hanno portato ad un aumento fino al 1,85% di febbraio, portandosi ai massimi da agosto 2019, in base ai dati forniti dalla Banca d’Italia. Un tasso che orami per i mesi di aprile e maggio 2022 si attesta al 1%, quindi proprio il doppio nell’arco di pochi mesi. E quindi addio alle condizioni favorevoli per i consumatori con un inevitabile difficoltà per accedere al credito finanziario.
L’Euribor è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee. Tuttavia l’Euribor è un tasso che fa muovere il tasso variabile nei mutui, ed è ancora in negativo.
Ciò vuole dire che tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile nell’arco di 5-10 anni fa, stanno sostenendo una rata più bassa rispetto al momento della stipula dell’atto di mutuo e dell’acquisto della casa. Facciamo un esempio per chiarire la situazione. Se una famiglia ha acceso un mutuo a tasso variabile nel 2011 che prevedeva un Euribor pari al 1,5% ed uno spread del 1,20%, significa che il tasso finito era al 2,7%. Oggi con un Euribor medio pari allo -0,30% questa famiglia sta pagando rate con un tasso dello 0,90%, quindi decisamente più basso rispetto alla rata iniziale.
Situazione diversa per chi sta sottoscrivendo un mutuo adesso, dove il tasso è già alto per effetto della situazione economica attuale. Cosa c’è da aspettarsi? Beh sicuramente non è prevista una riduzione dei tassi di interesse nel breve periodo. Quindi chi ha possibilità di accedere la mutuo oggi è meglio che lo faccia adesso, prima che la situazione peggiori ancora.
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