Negli ultimi mesi le varie istituzioni hanno più volte affrontato il problema della dipendenza energetica dell’Unione Europea, e in particolare dell’Italia, dalla Russia. Questo tema è anche al centro del dibattito per la strategia REPowerEU e tra le proposte avanzate vi sono i pannelli fotovoltaici obbligatori in ogni edificio.
La proposta arriva direttamente da Ursula von der Leyen che ha annunciato una vera e propria transizione verso l’energia verde che allo stesso tempo porterà ad una riduzione del fabbisogno energetico Entro il 2030 ci dovrà essere un aumento della quota di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili inizialmente prevista al 40% e ora innalzata al 45%. Attualmente la quota di energia prodotta con rinnovabili è al 22%.
Al fine di facilitare l’iter per la realizzazione degli impianti destinati a produrre energia da fonti rinnovabili, vi è l’intenzione dell’Unione Europea di individuare in tutti i Paesi Membri delle aree specifiche per accogliere fotovoltaico ed eolico.
L’Unione Europea ha anche proposto di rendere obbligatoria l’installazione dal 2026 di pannelli solari su tutti gli edifici pubblici ed edifici commerciali. Lo stesso obbligo dovrebbe essere esteso a tutti gli edifici dal 2030. Da quanto emerge il nuovo obbligo dovrebbe riguardare solo gli edifici di nuova costruzione.
Infine, tra gli obiettivi dell’Europa indicati nel RePowerEU vi è l’aumento di produzione di biometano. Si tratta di un gas 100% rinnovabile derivante dalla digestione anaerobica delle biomasse come la FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), sottoprodotti agricoli, effluenti zootecnici e scarti agroindustriali, oltre ai fanghi della depurazione.
L’obiettivo di queste proposte è stimolare la transizione ecologica e allo stesso tempo affrancarsi sempre più dalla dipendenza energetica.
Il piano dell’Unione Europea prevede anche un impegno da parte dei Paesi Membri ad avviare efficienti campagne di comunicazione per famiglie e industrie in modo che possano adottare comportamenti più consapevoli al fine di ridurre nell’immediato del 5% la domanda di petrolio e gas.
Un ulteriore e ambizioso obiettivo è creare in breve termine un mercato comune europeo per gas, gas naturale, gas liquefatto e idrogeno attraverso l’ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture. Dovrebbe essere utilizzato lo stesso schema previsto per l’acquisto comune dei vaccini. L’obiettivo è ottimizzare la distribuzione andando anche in questo caso a incidere su importazioni di gas. In questa direzione va anche l’obiettivo di raddoppiare la diffusione di pompe di calore, che hanno minori consumi, snellire i processo autorizzatori per grandi progetti su energie rinnovabili e riconoscere le fonti verdi come interesse pubblico prioritario.
Oltre a questi progetti, vi è l’intenzione dell’Unione Europea di presentare un pacchetto di misure volto a ridurre l’impatto ambientale derivante dal trasporto merci.
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