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Saldo e Stralcio e Rottamazione Ter: c’è tempo fino al 9 maggio

L’Agenzia delle Entrate rende noto in un comunicato del 28 aprile che c’è tempo fino al 9 maggio 2022 per regolarizzare la posizione per le rate non pagate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio.

Cartelle esattoriali non pagate per Saldo e Stralcio e rottamazione Ter: nuove scadenze con il Sostegni Ter

Con il decreto Sostegni Ter è stata offerta la possibilità ai contribuenti che non erano riusciti a mettersi in regola con i pagamenti della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio scaduti nel mese di dicembre 2021 di mettersi in regola pagando entro il 30 aprile le rate non pagate scadute nel 2020 ed entro il 31 luglio 2022 di mettersi in regola con le rate scadute nel 2021. La normativa prevede comunque 5 giorni di tolleranza, cioè la possibilità di pagare entro 5 giorni dalle scadenza senza sanzioni e soprattutto senza decadere dai benefici che i provvedimenti Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio hanno portato ai contribuenti.

Il mese di aprile è però caratterizzato da una serie di festività e di conseguenza slittano tutti i termini. Il 30 aprile infatti è stato un sabato e di conseguenza il termine iniziale cade il 2 maggio. Cioè il primo non festivo. Dal 2 maggio si possono quindi contare i 5 giorni di tolleranza che dovrebbero scadere il giorno 7 maggio 2022 cioè un sabato e di conseguenza il termine per non decadere dai benefici visti scade il 9 maggio. Per le scadenze del 2022 invece i termini sono spostati al 30 novembre 2022, in modo da poter calendarizzare i vari pagamenti e di conseguenza farvi fronte.

Come effettuare i pagamenti con le scadenze al 9 maggio 2022

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando i bollettini inviati dall’ Agenzia delle Entrate e Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate 2020 cioè febbraio, maggio, luglio e novembre per la Rottamazione Ter; marzo e luglio per il Saldo e Stralcio in scadenza nel 2021.

Entro il 2 maggio può inoltre essere ancora richiesto nuovamente il piano di dilazione dei pagamenti da cui i contribuenti sono decaduti prima dell’8 marzo 2020, cioè prima dell’emergenza sanitaria.

Tra le curiosità deve anche essere ricordato che l’Agenzia Entrate e Riscossione ha reso noto di aver incassato 5,25 miliardi di euro dovuti ai controlli automatizzati che hanno rilevato errori nella compilazione del modello Persone Fisiche, 730, dichiarazione Irap e IVA.

Nadia Pascale

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