Dopo la sospensione di inizio anno, Cassa depositi e prestiti, Cdp, (società per azioni controllata dal ministero dell’Economia) riapre la piattaforma per la cessione del credito Superbonus 110% e non solo.
Tradizionalmente i bonus edilizi possono essere recuperati attraverso detrazione fiscale, in 5 o 10 anni. Tale soluzione ha diversi inconvenienti, cioè la possibilità di recuperare le somme in molti anni, la difficoltà a recuperare tutto il credito maturato in caso di incapienza del proprio debito fiscale.
Proprio per questo negli ultimi anni i bonus per l’edilizia hanno cambiato volto e consentono di ottenere lo sconto in fattura del credito maturato, in questo caso chi ha venduto i prodotti, oppure chi ha eseguito i lavori, l’impresa edile, potrà recuperare tramite il suo credito fiscale, in alternativa potrà cedere il credito anche ad enti come banche e intermediari finanziari. Generalmente le banche accettano i crediti di imposta fino alla capienza del loro debito fiscale.
La disciplina è stata molte volte rivista in questi anni per evitare cessioni multiple che hanno dato adito a molte truffe. D’altronde lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi negli ultimi mesi ha più volte detto che il Superbonus 110% è la più grande truffa della storia d’Italia. Tra gli intermediari che consentono di cedere il credito vi è Cassa depositi e prestiti che però nei mesi scorsi ha chiuso la piattaforma per la cessione del credito al fine di effettuare dei controlli, viste le numerose truffe emerse e il costante aggiornamento normativo che ha creato non poche difficoltà. Nel frattempo è continuata l’evasione delle pratiche già inserite in piattaforma. Da qualche giorno ci sono però delle novità.
Cassa depositi e prestiti sta inviando in questi giorni a banche e confidi una comunicazione in cui rende noto che è prossima alla riapertura della piattaforma per la cessione dei crediti in favore delle imprese. La cessione sarà effettuata al 91,5%, corrispondente al 100,6% del valore nominale per il Superbonus 110% e all’83,5% del valore nominale per gli altri bonus previsti dalla normativa italiana.
In base alle nuove normative, Cassa depositi e prestiti non è autorizzata all’acquisto di crediti per cessioni successive alla prima. Di conseguenza potrà acquistare solo crediti da imprese in prima cessione e attraverso sconto in fattura esercitato dal beneficiario della detrazione.
Dal 1° maggio deve inoltre essere segnalata l’eliminazione della possibilità di cessione parziale del credito, quindi si potranno cedere a Cassa Depositi e prestiti solo i crediti nella loro totalità.
In caso di Superbonus al 110% la cessione sarà possibile sia a lavori conclusi sia per singoli Sal (stato avanzamento lavori) mentre in caso di altri bonus casa, la cessione potrà avvenire solo a lavori conclusi.
Si è anche detto che cambiano gli importi, per le cessioni relative al Superbonus 110% la cessione si avrà sul valore nominale del 95% a questa deve essere sottratta una percentuale di 1,5% che sarà il compenso dell’intermediario. Questo implica che colui che effettua la cessione, impresa, del credito maturato non otterrà il 110% ma il 93,5%.
Per gli altri bonus vigenti, ad esempio il bonus ristrutturazioni al 50% oppure l’ecobonus al 65%, la cessione sarà effettuata all’85%, su quanto ovviamente maturato, ad esempio per un bonus ristrutturazione al 50% i cui lavori sono costati 20.000 euro, il credito dovrebbe corrispondere a 10.000 euro e con Cassa depositi e prestiti in caso di cessione si ottiene l’85% e a questa quota deve essere sottratto un ulteriore 1,5% di commissione, si ottiene quindi un rimborso finale dell’83,5%.
Occorre sottolineare che Cdp ancora non ha reso nota la data della riapertura della piattaforma per la cessione del credito.
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