Bonus 200 euro:lavoratori dipendenti devono presentare l’autodichiarazione?

Btp Italia

Con l’articolo 31 del decreto Aiuti 2022 si introduce il bonus di 200 euro per dipendenti e pensionati. Se la procedura è abbastanza semplice per i pensionati che lo riceveranno automaticamente con la pensione del mese di luglio, non sembra essere altrettanto semplice per i lavoratori dipendenti che dovranno presentare un’autodichiarazione. Ecco perché questo adempimento.

Perché l’autodichiarazione occorre solo pe ri lavoratori dipendenti?

Il bonus di 200 euro è previsto nel Decreto Aiuti dall’articolo 31 per i lavoratori dipendenti e nell’articolo 32 per pensionati e altri soggetti. L’obiettivo è aiutare le famiglie a far fronte al caro vita attraverso aiuti una tantum, quindi senza aumenti di salari che stimolerebbero la spinta inflazionistica, ciò in attesa che la corsa dei prezzi si fermi.

Il bonus di 200 euro viene versato direttamente dall’ente previdenziale che eroga la pensione per i pensionati, titolari Naspi, dis-coll, disoccupazione agricola, RdC. Questi soggetti potranno quindi riceverlo nel mese di luglio senza presentare domanda e senza adempimenti. Diverso è invece il caso dei lavoratori dipendenti, che potranno percepirlo su erogazione del datore di lavoro che potrà poi usare le somme erogate in compensazione, quindi scalandole dalle imposte che deve versare. Di conseguenza i datori di lavoro onerati di questi impegni hanno l’esigenza di scaricare eventuali responsabilità legate al fatto che qualche lavoratore potrebbe percepire il bonus di 200 euro senza averne diritto.

I requisiti per accedere al bonus 200 euro dipendenti

Per i lavoratori dipendenti l’articolo 31 del decreto 50 del 2022 prevede, oltre il limite dei 35.000 euro annuali, anche un altro requisito. In particolare aver beneficiato dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti di cui alla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 121, L. n. 234/2021) per almeno un mese.

Inoltre il Bonus di 200 euro dipendenti spetta una sola volta quindi chi ha più datori di lavoro e non deve essere titolare di altri trattamenti, ad esempio RdC, oppure trattamenti pensionistici. Il rischio è che se il lavoratore riceve il bonus dall’INPS o da un altro datore di lavoro, qualche datore di lavoro possa perdere la compensazione dei 200 euro perché il bonus è stato erogato senza che la persona ne avesse diritto.

Proprio per questo motivo si è pensato a un’autodichairazione in cui il lavoratore conferma di non ricevere il bonus di 200 euro da nessun altro soggetto e di avere i requisiti previsti tra cui quello legato all’esonero contributivo.

Autodichiarazione: perché è essenziale?

Inoltre la normativa prevede in modo espresso che l’indennità “è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18.”. Tale articolo prevede il bonus in favore di pensionati, percettori di NASpI, disoccupazione agricola, RdC…) .

Il problema nasce dal fatto che il legislatore non ha provveduto a rendere noto il modello per l’autodichiarazione. Questo naturalmente ha mandato in confusione datori di lavoro e commercialisti. Per colmare la lacuna, visto che ormai siamo a giugno inoltrato, i consulenti del lavoro hanno redatto un modello di autodichiarazione alternativo. I lettori possono scaricare l’approfondimento, nell’ultima pagina è presente il modello di autodichiarazione.

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