Bonus giardini, come si detrae il 36% nel modello 730?

Come procedere per la detrazione fiscale del 36% del bonus giardini? Si tratta delle spese sostenute con strumenti di pagamento idonei a consentire la tracciabilità che possono essere state effettuate per:

  • la sistemazione delle aree verdi scoperte private degli immobili esistenti, delle unità immobiliari, delle recinzioni o delle pertinenze;
  • della realizzazione di pozzi e di impianti di irrigazione;
  • dei lavori per realizzare coperture di giardini pensili o a verde di immobili ad utilizzo abitativo. Sono esclusi i negozi, i capannoni, i ristoranti e gli uffici.

I lavori possono essere effettuati anche sulle parti comuni di un condominio.

Quale detrazione è prevista sul bonus giardini?

La detrazione fiscale sull’Irpef prevista per il bonus giardini è pari al 36% nel tetto di spesa di 5 mila euro. Tale limite vale per le unità abitative e la detrazione deve essere suddivisa per dieci rate annuali dello stesso importo. Nel modello 730, ai fini della detrazione fiscale, è necessario compilare i righi E 41, E 42 ed E 43 della colonna numero due. Il codice da immettere per il bonus giardini è il “12”.

Bonus giardini, quando si utilizza il codice ’13’ nel modello 730 di dichiarazione dei redditi?

Il contribuente deve inserire il codice 13 nel modello 730 di dichiarazione dei redditi nel caso in cui gli interventi riguardano la sistemazione a verde delle parti comuni esterni di un edificio condominiale.

Quali spese non sono comprese nella detrazione fiscale del bonus giardini?

Dal bonus giardini, inoltre, non vanno comprese ai sensi dell’interrogazione parlamentare numero 5 07599 dello scorso 8 marzo, le spese sostenute per:

  • la realizzazione di sistemi di illuminazione;
  • i complementi di arredo;
  • gli interventi effettuati in economia, secondo quanto chiarito dalla circolare dell’Agenzia delle entrate numero 8/E del 2019 al paragrafo 4.2;
  • le manutenzioni ordinarie effettuate annualmente;
  • i costi sostenuti per la conservazione del verde esistente, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate con la risposta numero 62 del 19 febbraio 2019;
  • se si provvede a collocare semplicemente sul terrazzo le piante in vasi mobili, quindi non fissi. Questo tipo di intervento è dunque escluso se non rientra in un più complessivo lavoro straordinario di risistemazione a verde di tutta l’area interessata o del giardino complessivo.

Bonus verde, il chiarimento dell’Agenzia delle entrate sulla risistemazione a verde di tutta l’area

Dall’ultimo punto sopra indicato, dunque, ne deriva che il bonus giardini vincola il contribuente a interventi che riguardano la sistemazione a verde di tutto il giardino o l’area interessata. Si tratta, pertanto, di una riqualificazione totale dell’area oggetto di intervento, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate con la circolare numero 8/E del 2019.

Come si beneficia della detrazione fiscale prevista dal bonus giardini?

Il beneficio fiscale del bonus giardini vige per i pagamenti effettuati a partire dal 2018 e fino al 31 dicembre 2024. Nella dichiarazione dei redditi del 2022 si può detrarre la quota annuale di spese sostenute nel 2021. Ovvero, il totale della detrazione fiscale deve essere beneficiato nella dichiarazione dei redditi di dieci anni e di pari importo.

Quali sono le spese ammissibili ai fini della detrazione del bonus giardini?

Le spese ammissibili al bonus giardini sono, nell’ordine:

  • sistemazione a verde delle aree scoperte private degli edifici esistenti, delle unità abitative, delle recinzioni e delle pertinenze;
  • gli impianti di irrigazione;
  • i lavori per realizzare un pozzo;
  • gli interventi per realizzare una copertura a verde (o anche di giardini pensili);
  • rientrano nelle spese detraibili anche quelle sostenute per progettare e per la manutenzione dei lavori, secondo quanto prevedono i commi 12, 13, 14, 15 e 16, dell’articolo 1, della legge numero 205 del 2017.

Chi può beneficiare del bonus giardini?

Il bonus giardini ammette al beneficio fiscale le seguenti tipologie di contribuenti:

  • i proprietari (anche in nuda proprietà o diritto reale, dunque l’uso, l’usufrutto o l’abitazione) del giardino;
  • chi detiene il giardino in qualità di inquilino o di comodatario.

I soggetti che possono ottenere la detrazione fiscale sono solo quelli che versano l’Irpef. Pertanto, sono ammessi al bonus giardini:

  • le persone fisiche;
  • gli imprenditori individuali (o coniuge o familiari; o soci di una società semplice, o snc, sas o equiparati). In questo caso, spese e detrazioni sono ripartite a seconda della divisione degli utili societari;
  • i liberi professionisti.

Bonus giardini, il pagamento delle spese con mezzi tracciabili

Il versamento delle spese ammesse al bonus giardini deve essere effettuato mediante mezzi di pagamento tracciabili. Non è occorrente il bonifico parlante. Sono pertanto ammessi:

  • assegni postali, bancari e circolari, purché non trasferibili;
  • le carte di debito;
  • i bonifici postali o bancari;
  • le carte di credito.