Continuano gli alti e bassi di produzione per lo stabilimento Stellantis di località San Nicola Melfi. Continuano quindi i periodi di chiusura con relativa cassa integrazione dei lavoratori dello stabilimento ex FCA in Provincia di Potenza. È da quando si è insediata Stellantis, cioè da quando a seguito di fusione tra gli italiani di FCA e i francesi di PSA è nato il quarto produttore mondiale di auto, che a Melfi come negli altri stabilimenti del gruppo, continuano i periodi di chiusura. E notizia dell’ultima ora è che la settimana prossima a Melfi si tornerà a chiudere. Nuova chiusura e sempre per le stesse motivazioni. Infatti ecco di nuovo la carenza dei semiconduttori, a cui però stavolta si aggiungono le mancanze di altre componenti.
Stellantis ferma lo stabilimento di Melfi la settimana che va dal 6 giugno prossimo al 12 giugno. La carenza dei soliti microchip di provenienza asiatica, è alla base di questa nuova fermata. Ma la notizia, resa pubblica e confermata dai rappresentanti sindacali dei lavoratori, mette in evidenza che sono anche le altre componenti delle auto a mancare. Un problema in più quindi per il proseguo dell’attività in fabbrica. Si blocca di nuovo quindi la fabbrica dove Stellantis costruisce circa la metà di tutte le auto che ogni anno produce in Italia. Infatti ancora oggi nello stabilimento Lucano di Melfi, l’azienda produce le Fiat 500X e le due Jeep la Renegade e la Compass. E lo stabilimento sarà presto interessato dalla produzione di 4 nuovi veicoli elettrici al posto di quelli prima citati.
La chiusura è stata ufficializzata come avevamo detto, dai sindacati. È la UILM, cioè la branca dei metalmeccanici della UIL, per voce di Marco Lomio ha confermato che sono proprio le carenze di componentistica a minare la prosecuzione delle attività. Dopo il mese di maggio dove tutto era filato via liscio come l’olio, con attività costante e senza interruzioni, ecco che si torna a chiudere. Nuove giornate di stop quindi confermate e Stellantis chiuderà le operazioni per 5 giorni. Interessati 7000 e più operai che prestano servizio a Melfi. Lo stop si collega ad un periodo di ferie con tanto di ponte introdotto dal 2 giugno a seguito della ricorrente festa della Repubblica. Si presentano quindi gli stessi problemi per lo stabilimento lucano in Stellantis. E si torna a parlare di soldi di dubbi che accompagnano la permanenza a livello occupazionale e laboratori nella struttura.
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