Professionisti ingegneri, architetti e tecnici per i progetti del Pnrr: scadenza 15 giugno

PNRR

Scade domani, 15 giugno 2022 alle ore 14:00, il termine dell’avviso dell’Agenzia per la Coesione territoriale per il reclutamento dei professionisti nelle regioni del Sud Italia. La ricerca riguarda, essenzialmente, gli ingegneri, gli architetti e gli esperti per portare avanti i progetti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Figure, dunque, di supporto alle opere pubbliche e ai bandi degli investimenti previsti dal Pnrr. La scadenza riguarda gli enti territoriali che dovranno indicare le proprie esigenze di personale tecnico.

Avviso tecnici al Sud, cosa dovranno fare i professionisti selezionati?

Le figure che la Pubblica amministrazione e gli enti territoriali andranno a reclutare costituiranno una task force di:

  • esperti in opere pubbliche;
  • architetti e ingegneri;
  • addetti a monitorare, gestire e controllare le opere pubbliche e i bandi.

Si tratta di investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza che contribuiranno allo sviluppo e al supporto delle province del Sud Italia per la realizzazione del Pnrr.

67 milioni di euro per il reclutamento dei professionisti al Sud per le opere del Pnrr

Sono 67 i milioni di euro stanziati per finanziare i contratti di collaborazione degli ingegneri, degli architetti e dei professionisti che verranno reclutati per gli investimenti del Pnrr. Le risorse sono state stanziate a valere sul Programma operativo complementare al Programma operativo nazionale (Pon) “Governance e capacità istituzionale 2014-2020”. La durata dei contratti di collaborazione dei professionisti potrà essere di tre anni. In ogni modo non si potrà andare oltre la scadenza del 31 dicembre 2026. Inoltre, i professionisti da reclutare dovranno avere un’esperienza sul campo di non meno di 7 anni.

Qual è il portale per manifestare il fabbisogno di professionisti?

Gli enti pubblici territoriali potranno manifestare le proprie esigenze di reclutamento, di copertura per giornate lavorative e professionisti entro la scadenza di domani, 15 giugno. Per procedere con la compilazione del fabbisogno di personale, gli enti hanno a disposizione una piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia dei coesione per i professionisti del Sud Italia. A questa piattaforma, dunque, potranno accedere:

  • i Comuni;
  • le Province;
  • le Città metropolitane.

Quali sono le risorse che potranno utilizzare Comuni, Province e Città metropolitane?

Nella scelta della risorse che i Comuni, le Province e le Città metropolitane potranno disporre, è necessario tener conto di determinati criteri e limiti:

  • i Comuni del Sud Italia con oltre 100 mila abitanti potranno disporre di 480 giornate lavorative per ciascun professionista (14 i Comuni in tutto);
  • per popolazione da 75 mila a 100 mila abitanti (in tutto otto comuni), le giornate lavorative per professionista si abbassano a 450;
  • i Comuni da 50 mila a 100 mila abitanti (41 nel Sud Italia), potranno reclutare professionisti per 400 giornate lavorative;
  • per popolazione da 30 mila a 50 mila abitanti (in tutto, 65 Comuni) le giornate lavorative per professionista saranno 300;
  • i Comuni da 15 mila a 30 mila abitanti (in tutto 148 nel Sud Italia) beneficeranno di 200 giornate lavorativa per ciascun professionista reclutato. Per meno di 15 mila abitanti, le giornate lavorative saranno sempre 200 ma solo se i Comuni agiscono in forma aggregata superando il minimo dei 15 mila abitanti;
  • le Città metropolitane e le Province potranno avere, rispettivamente, professionisti per 400 e 200 giornate lavorative per ogni ente.

Quanto guadagneranno ingegneri, architetti e professionisti reclutati per gli investimenti del Pnrr?

Ingegneri, architetti e professionisti reclutati per portare avanti gli investimenti del Pnrr guadagneranno:

  • 507,52 euro lordi per ciascuna giornata lavorata;
  • 400 euro netti per ciascuna giornata lavorata.

Il totale dei compensi per giornata lavorata per 132.014 (il complessivo delle giornate lavorate richieste alla generalità dei professionisti) riconduce all’investimento del Pon di 67 milioni di euro.