La siccità mette in pericolo i raccolti di frutta ed ortaggi. Manca l’acqua e già i danni si stimano intorno a due miliardi, è emergenza.
Dalla Sicilia alla Lombardia, passando per Toscana, Puglia, Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna, il problema siccità è presente in tutta Italia. Secondo Condiretti la stima è di circa due milioni di euro di danni per tutto il comparto agricolo. La situazione è difficile lungo tutta la Penisola. Il problema è dovuto alle precipitazioni dimezzate che hanno portato a cambiare anche le scelte dei coltivatori, con un calo stimato, secondo Coldiretti, di diecimila ettari delle semine di riso.
La Regione Piemonte è pronta a chiedere lo Stato di emergenza. Tuttavia anche la Lombardia si prepara a fare lo stesso. E nessuno vieta che possano richiederlo presto anche altre Regioni. Questo perché è da circa 4 mesi, in alcune parti d’Italia, che non piove. E questo vuol dire andare a cercare acqua per l’irrigazione attraverso le auto botti. La neve sulle alpi scarseggia e fumi e laghi sono ai minimi storici.
L’acqua è un bene primario e questo lo è tanto per gli uomini che per i raccolti. Infatti la parola d’ordine è ormai diventata: “Non sprecare l’acqua“. Acqua sprecata è acqua che non viene usata ed in momenti come questi di forza siccità occorre fare appello alle coscienze. E cercare di risparmiare anche l’acqua nelle abitazioni può essere un valido aiuto. Risparmiare quando ci si lava i denti o i piatti, o mentre si fa la doccia, sono piccole accortezze che possono fare la differenza.
Così in Valtellina sono scattati i primi divieti per evitare lo spreco e nella bergamasca l’acqua è già stata razionata. Mentre altri comuni hanno adottato la misura di vietare di irrigare orti, giardini privato, riempire le piscine o lavare le auto in determinati orari della giornata. Tutte le piantagioni sono allo stremo ed il problema si risente anche per l’allevamento di bestiame. Una situazione preoccupante, soprattutto per le campagne dove gli agricoltori lamentano la difficoltà di portare aventi i propri prodotti. Il Comune di Montebelluna ha vietato su tutto il territorio comunale, fino a nuova disposizione, l’uso dell’acqua potabile per usi diversi da quello alimentare e igienico-sanitario.
Fino ad oggi il problema della desertificazione non ha molto interessato la penisola Italiana. Più di un quarto del territorio è a rischio. A dirlo è un rapporto dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, presentato nell’ambito della giornata nazionale contro la siccità. Proprio a causa della mancanza di risorsa idrica, c’è anche chi ha deciso di sospendere le semine dei secondi raccolti e preoccupa la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni dall’orzo al frumento, dai foraggi al mais.
Gli effetti sono evidenti anche sul settore olivicolo, con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 40% in Puglia secondo la Coldiretti. Come se non bastasse la siccità richiama anche le cavallette che stanno devastando molti raccolti in Sardegna.
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