Bonus 550 euro, per i lavoratori con contratto part time ciclico

Bonus 550 euro per i lavoratori che hanno un contratto di lavoro subordinato part-time e ciclico, a chi spetta e di cosa si tratta.

Bonus 550 euro, cos’è il part time ciclico?

Il part time ciclico è un tipo di contratto di lavoro a tempo parziale. Si dice “ciclico” perché è un regime di prestazione dell’attività lavorativa organizzato in modo verticale. Per questo motivo il lavoratore svolge la sua attività solo in particolari periodi dell’anno, giorni o mesi.

Dunque il lavoratore presta la sua opera solo per determinati periodi dell’anno. Periodi che sono scelti tra il lavoratore ed il datore di lavoro. Quindi l’azienda per cui si presta il lavoro è sempre la stessa. E’ il caso degli impiegati del settore turistico, ad esempio, in cui in determinati periodi dell’anno la presenza dei turisti, richiede un maggior numero di impiegati.

Bonus 550 euro, per quali dipendenti spetta?

Il Bonus 550 euro per chi ha un contratto part-time è stato più volte annunciato, ma ancora non è arrivato l’ok  da parte del Governo. Ma negli ultimi giorni, ha ripreso a parlarne però il Ministro del lavoro Andrea Orlando. In particolare ha ribadito che la misura era già prevista nella legge di bilancio 2022, però ancora non è possibile richiederlo. Ma ci sono dei criteri che dovrebbero rispettare i beneficiari:

  • avere un contratto a tempo parziale a ciclo verticale;
  • non percepire la Naspi;
  • avere nel 2021 periodi non interamente lavorativi non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane;
  • non percepire altri trattamenti pensionistici;
  • non avere alcun tipo di contratto di lavoro.

Tuttavia ad oggi quello che è chiaro è che la misura sia una tantum. E che però sarà discussa nel prossimo Decreto aiuti in modo da far arrivare il contributo entro l’anno 2022.

Chi prende il bonus 200 può prendere anche questo?

Ad oggi l’uno non esclude l’altro. Questo perché il bonus 550 euro serve ad aiutare i lavoratori che hanno quel determinato tipo di contratto di lavoro. In altre parole, per dare un contributo per tutti quei lavoratori, che potrebbero anche trovarsi a rischio a causa di quello che è successo durante il periodo della pandemia.

Mentre il bonus 200 euro è un contributo che dovrebbe aspettare a tutti. E che nasce come aiuto per le famiglie che stanno facendo i conti con i rincari di gas, luce, generi alimentari e con l’inflazione.  Quindi essendo la motivazione della loro erogazione differente, ad oggi non risultano motivi di incompatibilità tra i due. Comunque si aspetta sempre l’eventuale approvazione del decreto attuativo con tutte le regole e il modo per richiederlo.

 

Francesca Cavaleri

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