Arrivano novità dal decreto legge “Aiuti” in merito all’inizio e alla fine dei lavori degli impianti delle energie rinnovabili e alternative. Il provvedimento numero 50 del 17 maggio 2022, in attesa di conversione in legge entro il prossimo 16 luglio, dispone procedure semplificate per avviare gli interventi necessari per l’installazione di impianti delle energie rinnovabili. In tale ambito, le procedure stesse sono state semplificate e i relativi interventi possono essere avviati nel termine dei 36 mesi susseguenti all’ottenimento delle autorizzazioni. Non vi è, invece, allineamento con i termini di cinque anni della Valutazione di impatto ambientale (Via).
Il decreto legge numero 50 del 2022 interviene per snellire le procedure di autorizzazione necessarie per l’installazione dei sistemi di produzione di energie rinnovabili. Tali impianti devono essere cantierizzati in aree idonee dal punto di vista paesaggistico e culturale e autorizzate. Tra le novità del provvedimento, all’articolo 7 si ritrova il prolungamento del termine per iniziare i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici, ampliati a tre anni a partire dal rilascio dei titoli abilitativi. Le relative autorizzazioni sono indicate all’articolo 12 del decreto legislativo numero 387 del 2003. La scadenza dei 36 mesi si riferisce all’inizio dei lavori, mentre non è presente. nel decreto legge un limite temporale per l’esecuzione degli interventi stessi.
Tra le semplificazioni nell’ottenimento delle autorizzazioni all’installazione degli impianti di energie rinnovabili si ritrovano quelle riguardanti le strutture termali o turistiche. In caso di nuove installazioni di sistemi con potenza non eccedente un MW su terreni a disposizione delle strutture turistiche, si potrà inoltrare la Dila direttamente al comune competente per territorio. L’ottenimento dell’autorizzazione dipende dal fatto che l’impianto sia:
Tra le autorizzazioni alle quali far riferimento per l’installazione dei sistemi di produzione di energie rinnovabili, vi sono quelle della Via e paesaggistiche. L’eventuale protrarsi degli interventi oltre i 5 anni di riferimento delle due autorizzazioni è stato disciplinato dal comma 5, dell’articolo 25, del Testo unico dell’Ambiente che ammette la possibilità di prolungamento Via e paesaggistico. Le relative domande devono essere motivate e riscontrabili sia per quanto attiene al contesto ambientale, che per le eventuali modifiche progettuali intercorse.
Infine, i lavori di installazione di impianti che consentano la produzione di energie rinnovabili beneficiano di contributi statali. Gli incentivi sono pari a 0,05 centesimi di euro per ciascun chilowatt per ora di energia elettrica generata. I contributi, inoltre, devono mirare a realizzare progetti di intervento dal punto di vista economico, produttivo e sociale dei comuni nei quali le imprese abbiano presentato richiesta di autorizzazione per gli interventi di installazione degli impianti stessi.
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