Il Decreto Aiuti 2022 è stato pubblicato, ecco quali sono i punti principali e le novità a favore delle famiglie e delle imprese.
Nonostante l’astendione al voto del movimento 5 stelle e l’inevitabile crisi del governo Italiano, si va avanti con i provvedimenti che dovrebbero cercare di migliorare la situazione economica italiana. Anche se si attende mercoledì per capire le intenzioni dell’attuale capo del Governo, Mario Draghi. La scelta sarà: ci sarà un Draghi bis, oppure le sue dimissioni saranno definitive con la possibilità di votare a settembre.
Tuttavia il Senato ha approvato in via definitiva il DDL di conversione del Dl 50/2022, con 172 sì e 39 voti contrari. Il Decreto Aiuti è stato convertito nella legge 91/2022 del 15 luglio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.164 del 15 luglio 2022. Tra i punti principali ci sono le nuove regole in materia di cessione dei crediti derivanti dal bonus edilizio, la rateizzaziane delle cartelle, la proroga dei versamenti dei contributi nel settore sport. Ed infine i nuovi incentivi per le imprese che partecipano a fiere internazionali.
Sono due le novità più attese e al superbonus 110%. La prima riguarda la proroga di tre mesi per il termine previsto per la realizzazione del 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliare delle persone fisiche. Soglia minima per la possibilità dell’applicazione della detrazione del superbonus. Ma il tutto deve riguardare le unità singole o indipendenti, o se accorpate, con ingresso indipendenti.
L’altra novità riguarda la cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi. Più che altro si allarga la platea dei soggetti a cui è possibile cedere il credito. In particolare le banche possono cedere il credito a tutti i soggetti loro clienti, quindi anche società, professionisti o partite IVA, con la solo eccezione dei consumatori. La manovra serve quindi ad alleggerire il carico sulle solo banche, che hanno dimostrato insofferenza negli ultimi mesi.
E’ aumentato fino a 120.000 euro l’importo di ogni singola istanza entro il quale è possibile richiedere la dilazione di pagamento. La somma in altre parole è raddoppiata visto che si è passati da 60.000 euro a 120.000 euro. Ma solo nel caso vi sia ampia dimostrazione della difficoltà economica oggettiva. Inoltre aumenta da 5 a 8 il numero delle rate, anche non consecutive, per cui decade la dilazione di pagamento, anche se non consecutive.
Aumenta, inoltre, da 5 a 8 il numero di rate, anche non consecutive, il cui mancato pagamento determina la decadenza della dilazione. L’agenzia delle entrare Riscossione ha messa a disposizione i moduli per fare domanda, a seguito delle novità apportate dalla legge di conversione del decreto n.50/2022.
Ci sono anche novità per i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. La legge di conversione ha confermato il potenziamento dei bonus e dall’altra parte li ha sottoposti al regime “de minimis”. Mentre tutti gli altri interventi riguardano:
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