Il ricalcolo dei millesimi condominiali nella sua funzionalità, questo sarà approfondito nella nostra rapida guida, anche per capire meglio chi paga quando esso avviene all’interno del condominio.
Dunque, cosa sono, in pratica, i millesimi condominiali? Sono così definiti perché al condominio viene assegnato per convenzione un valore totale di 1.000: in pratica rappresentano l’unità di misura del condominio stesso. Ogni parte di esso ha quindi un valore in termini di millesimi condominiali.
E come avviene il ricalcolo dei millesimi condominiali?
Sostanzialmente, i valori millesimali delle proprietà all’interno del condominio possono essere rettificati o modificati in due casi precisi:
Nel prossimo paragrafo, andiamo a vedere chi paga questo ricalcolo condominiale ed altre cose in merito da sapere.
In un condominio, troviamo due tipologie di proprietà: la proprietà esclusiva, ovvero quella del singolo sul proprio appartamento e la proprietà comune, sarebbe a dire quella di tutti i partecipanti alla comunione sui beni condominiali.
Le tabelle millesimali non servono ad altro che a stabilire l’entità del contributo di ogni condomino nella spartizione delle spese sui beni comuni e a conoscere il “peso” di ciascun votante nelle delibere assembleari. Tuttavia, può succedere che non tutti i condomini facciano lo stesso uso dei beni comuni, per esempio come accade per le scale e al loro impiego da parte del proprietario del primo piano rispetto a quello dell’attico. Per tale motivo, oltre alla tabella generale della proprietà, ne esistono altre. Potremmo dire che in linea sostanziale le tabelle millesimali solitamente sono tre:
Nel caso in cui il ricalcolo dei millesimi diviene necessario per un errore presente all’interno delle vecchie tabelle o quando è il risultato della volontà dell’assemblea di cambiare le stesse adottando nuove regole, la spesa viene ripartita tra tutti i condomini. Ognuno di essi quindi contribuirà al pagamento della parcella del tecnico nominato dall’assemblea in base ai propri millesimi di proprietà.
Occorre sapere che sia per l’approvazione delle tabelle millesimali che per la modifica delle stesse non è necessario il consenso dell’unanimità dei condòmini, ma è sufficiente la maggioranza qualificata prevista dall’articolo 1136 del Codice civile ossia un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Quindi, a tal proposito vanno fatte le seguenti considerazioni:
Dunque, questo è quanto ci sia di più utile e necessario da sapere in merito alle beghe condominiali, sulla questione dei ricalcoli millesimali e alle conseguenti spese da supportare, all’interno di un condominio.
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