Tettoie, gazebo e pergolati, ecco le norme e i controlli 

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Mettere una tettoia in giardino, piuttosto che sul terrazzo, oppure montare pergolati e gazebo sono azioni assoggettate a determinate normative. Possono sembrare cose di poco conto ma invece non lo sono. Infatti le leggi in materia sono piuttosto stringenti e soprattutto espongono chi non le segue, a irregolarità e sanzioni non certo irrisorie. Infatti anche da questo punto di vista esistono soggetti adibiti a controllare proprio la regolarità di queste strutture rispetto alle normative vigenti tanto nazionali che regionali o comunali.

Cosa sono tettoie, gazebo e pergolati

Non sono pochi gli italiani che hanno già montato o che pensano di montare un gazebo, delle tettoie, una verande o dei pergolati, magari in giardino. Ogni Comune ha le sue regole e i suoi regolamenti. Per questo occorrerebbe controllare il sito istituzionale del proprio Comune per verificare se esiste e come fare ad adeguarsi ad una normativa vigente in materia. Proprio perché comunale, l’organismo deputato al controllo della regolarità di queste installazioni è la Polizia Locale. Sono i vigili urbani infatti l’organismo deputato al controllo di queste iniziative da parte dei cittadini, su ordine degli uffici tecnici dello stesso Comune. La polizia municipale è l’organismo  su cui grava il compito di accertare eventuali violazioni che rientrano nel campo di quelle edilizie anche se si tratta di strutture diverse da quelle in muratura. Le tettoie e apparati simili infatti non sono in muratura, ma rientrano comunque nelle normative edilizie. E questo vale per tutte le strutture, come sono quelle prima citate.

Come fare per montare tettoie o simili

Montare una struttura di questo genere senza seguire le normative rientra nel perimetro delle violazioni edilizie. Infatti nei regolamenti comunali di competenza, sono indicati tutti i cavilli da seguire, dalle autorizzazioni ai permessi, dalle distanze agli appesantimenti delle strutture. Inoltre va sottolineato il fatto che in ogni Comune ci sono zone particolari, centri storici, zone franose e così via. In altri termini ci sono zone dove anche il semplice montaggio di una tettoia non è ammissibile. Bisogna fare i conti con normative piuttosto stringenti in materia, e come detto dipende molto dalle singole amministrazioni locali. Per esempio ci sono tettoie che possono essere montate soltanto se lasciano due dei quattro lati scoperti. Oppure tettoie che non possono essere chiuse come perimetro, nemmeno da strutture scorrevoli.

Cosa fa la Polizia Locale in materia

Ed è la Polizia Locale l’organismo deputato a controllare e che può avviare una denuncia alle autorità competenti in materia contro il cittadino che monta una tettoia o un pergolato senza seguire la normativa vigente. Un reato significa essere esposti a sanzioni. Il primo effetto del montaggio di una struttura non a norma, è quello della sua rimozione. In pratica qualora la polizia municipale riscontrasse anomalie da parte di un contribuente, potrebbe imporre immediatamente lo smontaggio della struttura precedentemente installata. La prima cosa da sottolineare è che per il montaggio di strutture del genere, servono le autorizzazioni. Senza il nulla osta del Comune quindi. Infatti è severamente vietato installare anche una tettoia senza la previa autorizzazione. In questo caso si va nell’abusivismo edilizio. Spesso oggetto di sanatorie, ma che nel presente rappresenta un serio pericolo per chi non si attiene alle regolamentazioni. Per gazebo leggero o pergolato però, non sempre è necessaria l’autorizzazione, anche perché si tratta di strutture semovibili e facilmente disinstallabili o montate soltanto nel periodo estivo.

Cosa produrre per montare una tettoia

In linea di massima occorre tutta una serie di documentazione da presentare al comune insieme a distanza con cui si chiede il permesso a montare una struttura non semovibile come può essere una tettoia abitata a terra. Come si legge sul sito “businessonline.it” servono quasi sempre:
  • L’attestazione sulla legittimazione a costruire;
  • Il progetto di un tecnico;
  • Visto di conformità.
Informazioni su B. A. 335 Articoli
Sindacalista, operatore di Caf e Patronato, esperto in materia previdenziale, assistenziale, lavorativa e assicurativa. Da 25 anni nel campo, appassionato di scrittura e collaboratore con diversi siti e organi di informazione.