Con l’articolo 47 quater alla legge di conversione del decreto Ucraina Bis si è provveduto al raddoppio dei termini per il pagamento degli avvisi bonari da 30 giorni a 60 giorni. A breve però tale agevolazione cadrà, ecco cosa cambia dal 1° settembre 2022.
L’avviso bonario è una comunicazione con la quale l’Agenzia delle Entrate rende noto al contribuente di aver effettuato un controllo sulle dichiarazioni (Iva, redditi) e da questo emerge che c’è un debito fiscale. Il contribuente entro 30 giorni può recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure utilizzare gli strumenti telematici oggi a disposizione, per chiarire la propria posizione e quindi dimostrare che in realtà la propria dichiarazione è corretta, oppure può eseguire il versamento nel caso in cui si renda conto che effettivamente l’Agenzia delle Entrate ha ragione. Nel caso in cui il contribuente nei termini previsti non faccia alcunché, le somme sono iscritte a ruolo.
Occorre a questo proposito ricordare che nella sentenza 7344 del 2012 la Corte di Cassazione ha statuito che sebbene l’avviso bonario non sia indicato tra gli atti impugnabili a norma dell’articolo 19 del decreto legislativo 546 del 1992, comunque deve ritenersi un atto impugnabile. Il contribuente quindi, oltre a poter effettuare il versamento oppure dimostrare con idonea documentazione che la dichiarazione è corretta, può anche impugnare l’atto. Molti però hanno notato che tale estensione lascia spazio a molta confusione, infatti l’avviso bonario è spesso recapitato con posta ordinaria e di conseguenza non vi è certezza sulla consegna e sulla effettiva data, inoltre i termini di impugnazione degli atti sono di 60 giorni, termine che è più ampio rispetto ai 30 giorni previsti per l’iscrizione delle somme a ruolo.
Fatta questa premessa, occorre ricordare che nella conversione del decreto Ucraina Bis ( decreto 21 del 2022) al fine di aiutare i cittadini a fronteggiare la crisi economica derivante dall’aumento dei prezzi generati dalla crisi in Ucraina, è stato disposto che per gli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate emessi dal 25 maggio al 31 agosto 2022, i termini per poter evitare l’iscrizione a ruolo e l’applicazione di sanzioni sono raddoppiati. Il contribuente quindi per questo periodo ha avuto 60 giorni di tempo per pagare o chiarire la posizione.
Siamo però ora alla vigilia del primo settembre ed è bene ricordare che tranne nel caso di una proroga dell’ultimo minuto, che appare improbabile nell’attuale situazione politica, dal 1° settembre si ritornerà ai termini ordinari di 30 giorni.
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