Busta paga e ROL: cosa sono e come si richiedono

Cosa sono i permessi ROL e come si richiedono, come si utilizzano in busta paga e tutto quello che c’è da sapere in merito. Nella nostra guida le risposte in merito alla questione.

ROL di cosa si tratta

Quando si parla di ROL si fa riferimento a dei permessi lavorativi presenti in busta paga, la loro finalità è quella di garantire al lavoratore maggior tempo da poter dedicare ai propri interessi ma servono anche a far fronte alle esigenze personali e familiari, evitando di ricorrere alle giornate di ferie e quindi di perdere il diritto alla retribuzione.

L’acronimo ROL sta per Riduzione Orario Lavoro.

Sostanzialmente, l’ammontare delle ore di ROL che spetta ad ogni singolo lavoratore cambia in relazione al contratto collettivo applicato in azienda, così come la modalità di fruizione.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere qualcosa in più in merito alla questione dei ROL.

A chi spettano i ROL e come richiederli

Andiamo, dunque a vedere qualcosa in più in merito ai permessi ROL in busta paga. Come è possibile richiederli e chi può averne diritto?

I permessi ROL spettano ai lavoratori dipendenti qualora essi siano a tempo determinato ed anche indeterminato, compresi i soci lavoratori nelle cooperative di produzione e lavoro.

Mentre i lavoratori parasubordinati e autonomi sono esclusi dalla possibilità di usufruire dei ROL, come loro anche tirocinanti e stagisti sono tagliati fuori da questo diritto.

Per concedere al dipendente l’utilizzo dei permessi ROL va dato adito al datore di lavoro la modalità, così come avviene per le ferie. Ad ogni modo, l’azienda deve tener conto delle esigenze personali del dipendente che non devono contrapporsi con quelle produttive del datore di lavoro.

In sostanza, la decisione di far fruire dei permessi ROL al dipendente può essere frutto di un’iniziativa del datore di lavoro ma anche far seguito ad una specifica richiesta fatta dal lavoratore di poterne usufruire ed assentarsi dal lavoro.

Permessi ROL, cosa occorre sapere ancora

In ultima analisi, andiamo a vedere cos’ altro c’è da sapere in merito ai permessi ROL, come ad esempio quando scadono e quanti ne spettano al dipendente.

I contratti collettivi possono fissare un tempo limite, quindi un termine, entro cui i permessi ROL devono essere consumati dai dipendenti. Ad esempio goderne entro una certa età o entro un determinato anno lavorativo.

In caso di residui di ROL alla scadenza, generalmente è prevista la liquidazione in busta paga senza che il lavoratore possa più godere dei ROL.

Ad ogni modo, viene concesso ai dipendenti la possibilità di chiedere la monetizzazione dei permessi ROL in busta paga, in ogni momento.

Per quanto riguarda il monte ore ROL spettante viene definito dai singoli contratti collettivi. Per esempio, stando al CCNL Commercio e terziario – Confcommercio al lavoratore spettano 56 ore annue per le aziende fino a 15 dipendenti, aumentate a 72 ore per le realtà con più di 15 dipendenti.

Mentre per CCNL Edilizia – industria, così come il CCNL Centri elaborazione dati, son previste 88 ore all’anno.

Retribuzione in busta paga dei ROL

In conclusione vediamo come funzionano i ROL in busta paga in questo ultimo paragrafo.

Per quanto concerne le ore di assenza a titolo di permessi ROL è spettante la stessa retribuzione riconosciuta al dipendente che svolge il lavoro regolarmente.

I compensi avendo natura retributiva per i permessi ROL costituiscono base imponibile sia ai fini contributivi che fiscali.

Ogni qualvolta che i permessi ROL vengono utilizzati od anche monetizzati sarà necessario darne evidenza in busta paga ed anche sul Libro Unico del Lavoro.

Questo, dunque è quanto di più utile e necessario da sapere in merito ai permessi ROL in busta paga per i dipendente che ne hanno diritto.

Davide Scorsese

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Davide Scorsese
Tags: busta paga

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