La carta del docente sta per scadere, mancano davvero pochi giorni, ecco quindi cosa conviene fare entro il 31 agosto 2022.
La Carta del docente 2022 è stata istituita nel 2016, all’interno della legge sulla Buona Scuola. Si tratta di un contributo del valore di 500 euro che viene concessa ad ogni docente. Questi possono utilizzarla per comprare pc, libri, testi, corsi di formazione o aggiornamento, corsi di laurea. Ma anche entrare in musei, centri culturali ed attività connesse di carattere culturale.
Inoltre la carta del docente spetta a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che parziale, sia in periodo di prova o formazione. La Carta del Docente è un’applicazione web, quindi si può gestire in maniera esclusivamente virtuale. Per attivarla basta andare sul sito cartadeldocente.istruzione.it, o scaricare la relativa app per smartphone. Per registrarsi, però, è necessario dotarsi di identità digitale SPID.
E’ bene ricordare che la validità degli importi è biennale. Quindi i docenti che hanno richiesto la carta del docente nell’anno 2020-2021 hanno tempo fino al 31 agosto 2022 per spendere eventuali somme residue del bonus 500 euro. Quindi chi ha ancora delle somme è meglio che le paghi entro la fine del mese.
Inoltre se il totale del credito rimane superiore a 500 euro, la cifra sarà cancellata al 31 agosto. Mentre se la cifra è pari o inferiore a 500 euro, andrà ad accumularsi con l’accredito di settembre 2022. Tuttavia i docenti di ruolo avranno rinnovato, nel prossimo settembre la nuova carta docente. Chi non spenderà entro il 31 agosto 2022 il bonus dell’anno scolastico 2021-2022 si ritroverà un saldo di 1000 euro per l’anno scolastico 2022-2023.
Ma cosa succede quando un professore va in pensione? I docenti che hanno ricevuto il bonus e andranno in pensione l’anno successivo non avranno la possibilità di utilizzare la carta del docente per due anni scolastici. Ma al contrario dovranno spendere la cifra entro l’anno di erogazione altrimenti la perderanno. Quindi chi andrà in pensione il primo settembre 2022, dovranno al più presto spendere quello che hanno a disposizione.
Come chiarisce, infatti, l’art.3 comma 2 del succitato DPCM, “La Carta non è più fruibile all’atto della cessazione dal servizio”. Questo perché le funzioni relative al portafoglio elettronico saranno disattivate a decorrere dal 1 settembre dell’anno scolastico di decorrenza del pensionamento. Quindi la logica è semplice, se non c’è servizio, non c’è carta del docente.
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