Confermato l’Assegno unico, ma diminuiscono le risorse a disposizione

Confermato l’assegno unico per le famiglie che ne hanno fatto richiesta, ma diminuiscono le risorse messe a disposizione dal Governo

Confermato l’assegno unico, le famiglie che lo hanno percepito

L’assegno unico passa indenne dalle mani del nuovo Decreto aiuti bis. Continuerà ad essere concesso alle famiglie che ne hanno fatto richiesta. Infatti sono circa 5,3 milioni le famiglie italiane che hanno ricevuto almeno una mensilità da marzo a giugno. Per l’INPS una spesa complessiva di circa 4,8 miliardi.

Ma non avendo sfruttato le somme messe a disposizione, il Governo ha deciso di ridurle fino a 630 milioni per tutto il 2022. Una diminuzione che non ha fatto piacere a molti, ma la spiegazione è subito arrivata. Le risorse in più “Senza togliere niente” a chi beneficia dell’assegno, “le abbiamo utilizzate per altre finalità sociali“, ha specificato il Ministro dell’Economia Daniele Franco.

Chi continuerà a ricevere l’assegno unico?

Chi lo ha ricevuto fin ora continuerà a prenderlo, almeno per tutto l’anno. Anche se a settembre sono previste le elezioni per la formazione del nuovo governo, quindi potrebbero esserci delle novità. Ma ad oggi possono richiedere l’assegno unico tutti i nuclei familiari con figli a carico.
Quello che cambia è solo l’importo del contributo stesso. Infatti tutti prendono almeno 50 euro mensili per ogni figlio. Mentre al netto delle maggiorazioni spettanti il valore massimo riconosciuto è di 175 euro mensili in caso di attestazione di valore non superiore a 15.000 euro. Il parametro di riferimento è sempre l’ISEE della famiglia.

Meno somme, ma platea dei beneficiari più ampia

Con il Messaggio 2951 l’Istituto nazionale di previdenza sociale avvisa che possono richiedere l’assegno unico anche altri beneficiari:

  • gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani;
  • i lavoratori che possiedono la carta blu, cioè altamente qualificati;
  • i lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  • gli stranieri con contratto di lavoro almeno semestrale;
  • lavoratori stagionali con contratto almeno semestrale;
  • permesso di soggiorno per assistenza minori rilasciato a familiari per gravi motivi connessi allo sviluppo psico-fisico del minore;
  • titolari di permesso per protezione speciale permessi rilasciati in casi speciali, ad esempio rilasciato a soggetti passivi di grave sfruttamento o violenza.

Quindi salvo l’assegno unico per le famiglie e per tanti altri contribuenti che continueranno a percepirlo direttamente sul proprio conto, nulla è cambiato in merito.

Francesca Cavaleri

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