Decreto sul Bonus 200 euro autonomi, il Ministro Orlando lo ha firmato

Il Decreto sul bonus 200 euro autonomi è una realtà. Ecco tutti i requisiti, i dettagli e come presentare la domanda per il contributo.

Decreto sul Bonus 200 euro autonomi, il decreto è firmato

A rendere noto della firma del decreto che prevede il bonus 200 euro per gli autonomi è lo stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali in una nota del 10 agosto 2022. Ebbene sono circa tre milioni i lavoratori autonomi con partita Iva che aspettano questo momento. Il decreto firmato dal ministro, Andrea Orlando, contiene i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tamtum che è stata introdotta nel Decreto aiuti.

Tuttavia la misura è finanziata dallo specifico fondo istituito nello stato di previsioni del ministero con una dotazione finanziaria pari a 600 milioni di euro. Il bonus, come nel caso dei pensionati e dei dipendenti, è una misura straordinaria per sostenere il caro vita, l’inflazione ed il caro-bollette.

Decreto sul Bonus 200 euro autonomi, i requisiti

Il decreto sul bonus 200 euro autonomi prevede alcuni requisiti reddituali e previdenziali, eccoli:

  • avere un reddito non superiore a 35 mila euro;
  • avere una partita Iva avviata e attiva;
  • essere iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps;
  • essere i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103;
  • devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Questi sono i requisiti espressi nel comunicato. Tuttavia si aspettano sempre le conferme da parte di ogni singolo ente di prevenzione.

Come presentare la domanda

Per presentare la domanda al bonus 200 euro per gli autonomi occorre fare una specifica richiesta. Infatti l’istanza deve essere presentata agli enti di previdenza a cui si è obbligatoriamente iscritti. Ogni ente indicherà i modi, i termini e le modalità per farlo.

Inoltre si precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento. Tuttavia i dati sono soggetti a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dell’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili.

 

 

 

Francesca Cavaleri

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