Le detrazioni interessi di mutuo sulla prima casa sono scaricabili attraverso il modello 730. Alcune indicazioni per un corretto calcolo.
Le detrazioni interessi di mutuo sulla prima casa spettano a tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto di mutuo, legato all’acquisto o la costruzione della prima casa. Si parla dell’immobile principale in cui il compratore ha portato la residenza e quindi vive abitualmente. A queste condizioni è possibile detrarre ai fini Irpef gli interessi passivi che sono stati pagati sul mutuo. Sono anche detraibili le spese notarili, di perizia, catastali e ipotecarie.
Gli interessi passivi non sono altro che un costo addizionale a carico del compratore. E si possono portare in deduzione quelli che sono stati pagati nell’anno di riferimento. Pertanto si tiene conto dell’anno solare di riferimento dei pagamenti.
Per la dichiarazione dei redditi e la redazione del modello 730 è anche possibile rivolgersi ad un caf, patronato o un consulente commercialista. Ma occorre presentare dei documenti per procedere alla deduzione degli interessi di mutuo per l’acquisto della prima casa:
L‘atto di compravendita è possibile richiederlo presso il notaio in cui si è stipulato. Mentre tutti gli altri documenti vengono forniti dalla banca presso cui si è acceso il mutuo.
La percentuale della detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa è pari al 19% della cifra pagata per gli interessi passivi. E’ previsto anche un importo massimo deducibile che è di 4 mila euro. Facciamo un esempio pratico per il calcolo. Se la spesa di interessi passivi sostenuta dal contribuente è pari a 2 mila euro, è possibile scaricare 380 euro.
Ma attenzione le cose cambiano se il mutuo è cointestato. In questo caso ogni cointestatario può dedurre la propria quota di interessi in relazione alla quota di proprietà. Il limite di detraibilità varia a seconda dell’anno di stipula del mutuo stesso. Ad esempio per i mutui stipulati prima del 1993, il limite di 4000 euro è considerato per ciascun intestatario, a patto che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro la data dell’8 dicembre 1993. Per i mutui stipulati dopo il primo gennaio 2001, invece, il limite di 4000 euro è totale.
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…